Il “mite” Vendola, no-nuke e no-Vespa
18 Marzo 2011
di redazione
Dimenticate la rivoluzione della gentilezza, Nichi Vendola sente odore di elezioni e torna sulle barricate, scagliandosi contro "la ignobile" trasmissione Porta a Porta e il piano nucleare del governo, un suo vecchio cavallo di battaglia. Ma che si tratti di propaganda elettoralistica lo si deduce dal fatto che solo a un pazzo verrebbe in mente di aprire una centrale nella regione del governatore rosso, che con la solita mitezza d’animo annuncia: "Dovranno mandare i carri armati se vogliono una centrale in Puglia".
L’assalto alla diligenza della vecchia tv di stato, invece, si consuma dall’empireo facebookiano in cui gravita il politico più amato dal web: "I talk show li vedo quando vi partecipo, ma non Porta a porta, che è una trasmissione ignobile che uccide il confronto e quindi non ci vado". Fate caso alla tribuna da cui Nichi ha lanciato i suoi strali: l’Università Bocconi di Milano, che alle ultime elezioni studentesche ha visto un’avanzata della sinistra tra i giovani e benestanti iscritti.
A quanto pare Nichi non vuol mettere piede nel salotto di Vespa, che è troppo nazionalpopolare per i suoi gusti, ma nel salotto buono dell’Università privata italiana invece sì che vuol fare proseliti e andare in cerca di consenso, ops, di "confronto". Solo un elitario come Vendola poteva scegliere di impartire una lezione sull’arretratezza dei talk-show televisivi davanti a uno stuolo di bocconiani adoranti e imbevuti di twitter revolution.