Il Molise aiuterà la Campania, ma tutte le regioni devono dare una mano
04 Luglio 2011
di L. C.
Il Molise farà la sua parte per aiutare la Campania a uscire dall’emergenza rifiuti. Non è la prima volta che accoglie i camion stracolmi di spazzatura provenienti dalla regione vicina. E continuerà a farlo. A dirla tutta, già da qualche tempo i comuni dell’Alto Casertano (Fontegreca, Gallo Matese, Capriati al Volturno, Letino e Roccamonfina) per lo smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi fanno riferimento alla discarica di Tufo Colonoco, a Isernia. Insomma: quando si tratta di aiutare chi è in difficoltà il Molise non si tira indietro. Ma vuole che tutti facciano la propria parte. Per questo, stavolta, il suo è un sì con riserva.
Lo dice chiaramente l’assessore regionale all’ambiente Filoteo Di Sandro: il Molise come sempre è favorevole ad accogliere temporaneamente i rifiuti campani, ma a patto che lo smaltimento sia equamente ripartito tra tutte le regioni. ”Credo – ha dichiarato l’assessore del Popolo della Libertà all’Ansa – che a fronte di una situazione di drammatica pericolosità per la salute dei cittadini, come quella odierna, le regioni italiane tutte non possano soprassedere. In questo senso sono certo, come già avvenuto nel corso delle crisi passate, che la nostra regione si mostrerà ancora una volta solidale con i vicini campani, ma non potrà né dovrà essere una mosca bianca”.
Il riferimento alla Lega Nord è chiaro. Agli alleati padani Di Sandro ricorda che il federalismo è anche questo. ”Non mi spiego – ha detto ancora l’assessore regionale all’ambiente – come, a fronte di una vera e propria emergenza che sta investendo il nostro Paese, il partito di Bossi si dimostri ancora una volta privo del giusto senso di responsabilità politica ed amministrativa e si perda in spiccioli episodi di sterile propaganda elettorale affermando che il problema dei rifiuti spetti solo alla Campania e alle zone limitrofe. Il Molise – ha concluso – appare già in affanno. Se uno sforzo deve essere fatto, questo dovrà essere unitario e condiviso, nel pieno spirito del 150esimo anniversario dell’unità nazionale. Lo sforzo deve essere di tutti o noi molisani non saremo pronti ad aprire le nostre porte”.
Il riferimento a un federalismo solidale, responsabile, per dirla con le parole di monsignor Giancarlo Bregantini (arcivescovo della diocesi di Campobasso-Bojano e tra le voci più autorevoli della Conferenza episcopale italiana) non è nuovo. Anche a novembre, quando la Campania si trovò ad affrontare un’altra emergenza, il presidente della Regione Molise Michele Iorio (nonché vicepresidente della Conferenza Stato-Regioni), a proposito della collaborazione tra le varie regioni per risolvere il problema, disse: "Questa impostazione è tanto più valida anche e soprattutto in una logica federale. Il federalismo non vuol dire creare venti isole separate. Un federalismo maturo e compiuto, come quello declinato nelle linee centrali dalla Legge 42, vuole vedere venti territori, diversi per abitanti, conformazione sociale e varietà economico-produttiva, tutti uniti in una sola grande identità nazionale basata sul solidarismo e sulla responsabilità comune ad affrontare e risolvere le questioni emergenti che possono ingenerarsi in una parte ben delineata del Paese. In questa logica, il Molise vorrà fare la sua parte consapevole di svolgere il suo ruolo in un contesto nazionale unitario e fortemente radicato nella propria identità regionale".
Per la Lega Nord, tuttavia, questo aspetto del federalismo pare essere secondario. E ciò sta creando diversi contrasti con gli alleati del Sud. Per alcuni le sortite del partito di Bossi rappresentano soltanto un pretesto. Ma è pur vero che la posizione critica della Lega in materia di rifiuti può fungere da stimolo, affinché si risolva in maniera definitiva l’emergenza in Campania. Perché lo spostamento della spazzatura da una regione all’altra non risolve il problema, lo rimanda soltanto. Anzi, finisce per peggiorare la situazione.