Il mondo cambia, la scuola no: ecco la ricetta europea

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Il mondo cambia, la scuola no: ecco la ricetta europea

Il mondo cambia, la scuola no: ecco la ricetta europea

04 Marzo 2023

Le competenze chiave europee individuate nel 2018 rappresentano un punto di riferimento importante per la normativa italiana in tema di scuola e didattica. La Raccomandazione relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente ha individuato otto competenze di pari importanza: competenza alfabetica funzionale, competenza multilinguistica, competenza matematica e competenza di base in scienze e tecnologie; competenza digitale, competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare; competenza sociale e civica in materia di cittadinanza, competenza imprenditoriale, competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.

La competenza imprenditoriale crea cittadini più consapevoli

In particolare, la competenza imprenditoriale è stata a lungo confusa come un addestramento al lavoro o all’imprenditorialità. Tuttavia, si tratta di un travisamento. La competenza imprenditoriale intesa dall’UE è legata alla conoscenza di base in materie di natura economica, finanziaria e giuridica. Parliamo di un bagaglio che ogni cittadino dovrebbe possedere per essere un cittadino consapevole. Le competenze economiche e finanziarie di base sono essenziali nella società odierna, sempre più complessa e in rapida evoluzione. Per questo, è importante sensibilizzare fin da piccoli i futuri cittadini sull’importanza di questa dimensione. La sensibilizzazione deve avvenire in tutti gli ambiti possibili: a scuola, in famiglia, attraverso i canali di intrattenimento.

Tuttavia, la trasmissione di queste competenze nella scuola è un dibattito aperto, per non dire che è avversato. Ad oggi, l’insegnamento trasversale di Cittadinanza e Costituzione copre in parte la competenza sociale e civica in materia di cittadinanza. L’insegnamento delle conoscenze economiche, finanziarie e digitali, invece, è discrezionale. Integrare queste competenze all’interno dei programmi scolastici, creando moduli didattici per consentirne l’apprendimento, dovrebbe essere prioritario.

Una scuola che integra gli obiettivi europei delle competenze chiave è una scuola più inclusiva, che non lascia indietro nessuno, e che, comunque, non rinuncia a offrire il massimo ai più meritevoli. La scuola non è solo il luogo in cui gli studenti imparano nozioni. È dove giovani donne e uomini iniziano a cercare il proprio posto nel mondo. La trasmissione delle competenze indicate dall’Unione Europea, quindi, è fondamentale per la formazione di cittadini consapevoli e attivi in districarsi meglio nella complessità e agire come soggetti e non oggetti della storia e degli eventi.