Il mondo che (ri)nasce. Idee e prospettive per cambiare l’Italia

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Il mondo che (ri)nasce. Idee e prospettive per cambiare l’Italia

Il mondo che (ri)nasce. Idee e prospettive per cambiare l’Italia

30 Maggio 2020

La vita dopo il diffondersi del Coronavirus non sarà più quella di prima. Stanno nascendo nuovi equilibri, nuove forme di associazionismo prendono forma e i singoli individui riscoprono il senso di comunità. Ci si mostra più vulnerabili, è vero, ma la forza per andare avanti non è mai venuta meno in questi mesi. E anche se il Covid-19 non è del tutto sconfitto, c’è chi pensa già a come sarà la società dopo questa drammatica esperienza.

“Il mondo che (ri)nasce. La nostra vita dopo la pandemia” è un libro pubblicato di recente da Rubbettino. Il volume, curato da Andrea Ferrazzi, contiene numerosi saggi scritti da esponenti di rilievo del mondo dell’economia, dell’industria, della scuola, dell’ambiente e dell’impresa e si pone come obiettivo ambizioso quello di dare un senso a questo tempo di riflessione che abbiamo vissuto a causa del virus. Un tempo sospeso in cui è nata l’idea di generare il testo che si pone ora come punto di riferimento per quanti desiderano comprendere appieno ciò che ci sta accadendo. Se infatti è vero che siamo immersi in un grande procedimento di scoperta, va detto che sono in crisi tutti gli equilibri che esistevano prima dello scoppio della pandemia: dal rapporto tra Cina e Stati Uniti al ruolo dell’Europa, passando per la crisi occupazionale fino ad arrivare alla questione dell’indebitamento degli Stati sovrani, occorrerà aspettare del tempo prima che si ridefiniscano situazioni stabili. Eppure il processo di cambiamento in atto procede incessante e non ammette soste: oltre agli equilibri geopolitici nuovi che si stanno creando, è in atto un trend di de-globalizzazione molto forte e che non può essere ignorato.

Gli Stati nazionali chiedono poteri interni più forti e i popoli riscoprono identità e valori un tempo sopiti. A ciò va aggiunta l’innovazione tecnologica che, se da un lato ha aiutato a restare uniti e connessi in tempi di lockdown, si prevede possa portare a stretto giro ad una sostituzione dell’uomo con le macchine, a discapito dei posti di lavoro che andranno persi. Questo acuirà la crisi occupazionale e sociale già in atto, con mobilitazioni sindacali crescenti e proteste in ogni dove, non solo in Italia. Tuttavia, il libro curato da Ferrazzi, offre prospettive utili e incoraggianti per il nostro Paese, un Paese che desidera rinascere e riscoprire se stesso senza per questo dimenticare che siamo ancora in piena fase emergenziale. E’ aumentato il livello di fiducia tra le persone, come dimostra la grandissima opera di volontariato svoltasi in tutta Italia in questi mesi; nascono nuove forme di responsabilità legate anzitutto alla cura della persona e alla salute dell’altro; un nuovo umanesimo si affaccia sulle nostre realtà.

Eppure, a fronte di un sentimento di sconfitta che si potrebbe provare di fronte ad un nemico invisibile come il virus, “Il mondo che (ri)nasce” propone idee fattibili e concrete da applicare non appena questo caos sarà terminato. Il lettore troverà ottimi spunti di riflessione e gli esperti potranno prendere in prestito quanto promosso dal volume. La cultura della solidarietà, il rapporto tra centro e periferia, il tema delle disuguaglianze sociali, i richiami al senso del limite: il libro risulta interessante e completo, ricco di argomenti e mai scontato. Insomma, una lettura indispensabile per chi desidera capire cosa sta accadendo intorno a ciascuno di noi, una lettura che entusiasma e incoraggia a proseguire fino alla fine.

Cosa resterà di questo tempo prolungato di riflessione? Quale vita avremo una volta terminata la pandemia? Quali saranno gli equilibri tra le nazioni e tra i popoli sovrani? A queste e ad altre domande è riuscito a rispondere “Il mondo che (ri)nasce”, un testo prezioso per comprendere a che punto siamo del viaggio. Un viaggio iniziato in maniera improvvisa e che sta proseguendo il suo corso: dove ci porterà per il momento non è dato sapere. Ma è lecito ipotizzare qualche previsione: la letteratura serve anche a questo. A sognare sì, restando con i piedi ben piantati a terra.

Il volume curato da Ferrazzi fa proprio questo: ci prende per mano e ci conduce verso il futuro.