Il nazista Breivik si lamenta per i diritti umani
15 Marzo 2016
Heil Hitler. Anders Behring Breivik, il terrorista neonazista responsabile della morte di 77 persone negli attacchi compiuti a Oslo e sull’isola di Utoya il 22 luglio 2011, si è presentato nelle aule di giustizia della capitale norvegese facendo il saluto nazista.
Il terrorista ha fatto il saluto con il braccio alzato non appena gli sono state tolte le manette, prima di prendere posto in tribunale, dove compare nel quadro di una sua azione legale che ha indetto contro lo stato e le autorità carcerarie per contestare le condizioni di detenzione, le quali, secondo lui, violerebbero i diritti umani. Breivik è stato condannato a 21 anni di reclusione: nel 2011 provocò la morte di 8 persone e il ferimento di oltre 200 facendo esplodere un ordigno nel centro della capitale norvegese. Successivamente, dopo aver raggiunto l’isola di Utoya, dove stava avendo luogo il raduno dei giovani del Partito laburista, uccise 69 persone, in gran parte adolescenti. Adesso i suoi legali dicono che l’uomo viene trattenuto in "condizioni inumane di detenzione, al limite della tortura psicologica".
Breivik, 37 anni, in realtà vive in un ampio spazio tre stanze più servizi: ha una camera da letto, una stanzetta-palestra con attrezzi, l’angolo-cucina, e la stanza-ufficio con televisione e computer senza collegamento a internet. Aveva iniziato a studiare scienze politiche ma l’isolamento a cui e’ sottoposto gli impedirebbe di concentrarsi e così ha lasciato gli studi. Il killer di Utoya accusa il governo norvegese di violare alcune clausole della Convenzione europea sui diritti dell’uomo, per esempio di farlo comunicare con l’esterno, cosa che gli e’ stata impedita per evitare che lanciasse messaggi ai suoi simpatizzanti della galassia neonazista mondiale, che lo considerano un eroe. Breivik e’ presentato alla prima udienza con la testa rasata, abito scuro e camicia bianca.
A settembre aveva minacciato uno sciopero della fame e aveva inviato delle lettere di protesta ai media locali, lamentandosi per essere detenuto in una camera senza vista, per il caffe’ servito freddo e perché gli era stato impedito di usare una crema idratante. Secondo i medici che seguono Breivik in carcere, l’uomo non soffre del suo isolamento,"Breivik ha mostrato periodicamente segni di instabilità. Ha avuto comportamenti anormali. Ma lo staff medico del carcere, che lo ha osservato a lungo, ritiene che non stia soffrendo delle condizioni in carcere," dice la tv norvegese. "Non hanno visto cambiamenti significativi nella sua salute mentale". Secondo l’ufficio del procuratore della Norvegia, che deve difendere lo stato nel processo, le condizioni di Breivik sono "buone entro i limiti di quanto prevede" la Convenzione.