Il “no” dell’Irlanda al Trattato di Lisbona

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Il “no” dell’Irlanda al Trattato di Lisbona

13 Giugno 2008

La risposta dell’Irlanda sembra essere negativa. Stando allo spoglio delle prime schede del referendum svoltosi ieri, l’ Irlanda dice "no".

L’Europa è in attesa del risultato del referendum irlandese con il quale la popolazione è stata chiamata ad esprimersi  in merito all’approvazione del Trattato di Lisbona.  Se l’Irlanda dice "no" si fermerebbe tutto il processo di ratifica del nuovo trattato istituzionale europeo.

L’affluenza si attesta intorno al 45%, una partecipazione più bassa delle attese che fa temere agli osservatori una prevalenza del "no". A dare le prime notizie sullo spoglio è la televisione pubblica irlandese Rte che conferma l’umore pessimo  tra i sostenitori del "si".

L’emittente riferisce che i distretti operai avrebbero votato massicciamente per il no. Nel distretto di Donegal, nord-est, dove sono state aperte il dieci per cento delle urne, in nessun caso ha vinto il "si"’.

"Ventisei paesi hanno approvato o approveranno il Trattato di Lisbona e spero che il ventisettesimo, l’Irlanda, la sola a votare per referendum, dirà "sì"". L’auspicio è di Bernard Kouchner, ministro degli Esteri francese, a poche ore dai risultati delle urne irlandesi, attesi per l’ora di pranzo.

Dal convegno sulla partecipazione dei lavoratori all’impresa Gianfranco Fini: "Siamo in attesa del referendum irlandese sul Trattato di Lisbona. Se davvero lo bocciassero ci troveremmo in una situazione di crisi senza precedenti. Per questo auspichiamo un esito positivo".