Il nord-est spinge l’economia aiutato dal sostegno del credito popolare
31 Marzo 2010
Fondare il proprio successo su un solido rapporto con il territorio e la clientela rappresenta, specialmente nei periodi difficili come quello attuale, un valore prezioso per l’intero sistema bancario e per l’economia reale.
In tale contesto, l’esperienza concreta delle Banche Popolari, a pieno titolo “banche del territorio”, e i positivi risultati da esse ottenuti nell’ambito della raccolta e dell’erogazione del credito, anche nell’attuale impegnativa congiuntura, evidenzia la bontà e l’importanza di operare nel tessuto produttivo attraverso un modello di business collaudato, incentrato su una profonda conoscenza del territorio, delle esigenze della clientela retail, preservando le relazioni con le famiglie, le PMI e tutti gli stakeholders. Conservare nel tempo la fiducia dei risparmiatori e delle imprese rappresenta, quindi, la risorsa più importante del Credito Popolare, il cui vantaggio competitivo risiede principalmente nella capacità di mantenere e sviluppare relazioni stabili con il territorio e le comunità locali di riferimento.
Un modello di business adatto ai vari contesti economici sottolineato dai dati più recenti relativi al profondo rapporto fra Banca, territorio e clientela; infatti, nello scorso mese di febbraio 2010, è proseguito il significativo incremento sia della raccolta sia degli impieghi, specialmente alle PMI, con incrementi rispettivamente del 7,5% e del 5%.
L’attenzione al territorio esercitata dalle Banche Popolari è ampia e diffusa, come confermano i dati per area. Infatti, a febbraio, gli impieghi della Categoria sono cresciuti ovunque, con incrementi maggiori nel nord est (8,1%) e nelle regioni meridionali (5,9%). Il flusso di nuovi prestiti a PMI nei primi due mesi dell’anno, circa 6 miliardi di euro, è risultato in linea con i dati precedenti la crisi economica, concentrandosi in particolare nelle regioni settentrionali dove il sistema produttivo è più ramificato (quasi 3 miliardi di euro nel nord ovest e 1,8 miliardi di euro nel nord est). Sempre dall’inizio dell’anno, le Banche Popolari hanno effettuato nuove operazioni di mutuo alle famiglie per oltre 2 miliardi, per metà concentrate nel nord ovest.
Anche la raccolta ha riportato in febbraio incrementi in tutte e 4 le principali ripartizioni geografiche del Paese, con aumenti considerevoli nel nord est (18,7%) per effetto di nuove emissioni obbligazionarie effettuate negli ultimi mesi, e del 6,4% al sud grazie all’incremento della componente depositi (10%).
La positività dei numeri evidenzia inequivocabilmente ancora una volta il ruolo “proattivo” del Credito Popolare, in grado di sostenere costantemente lo sviluppo del territorio e di assicurare attenzione e fiducia verso la propria clientela, giocando un ruolo essenziale in vista della ripresa.
Accanto all’evidenza quantitativa di tali risultati, è opportuno sottolineare la presenza ed il continuo progresso di una realtà bancaria che acquisisce sempre più, nell’opinione pubblica, la sostanza di una radicata connotazione territoriale ed in cui la clientela e la comunità locale ripongono la massima fiducia considerandola l’interlocutore di riferimento con il quale dialogare e cooperare per fare fronte alle difficoltà.
Il mondo delle Banche Popolari si dimostra pienamente vitale e capace di sostenere le esigenze finanziarie dei territori di riferimento mettendosi nelle condizioni ideali di svolgere con ancor maggiore efficienza la tradizionale funzione di sostegno dell’economia, tanto più necessaria nei momenti di crisi e in vista dell’auspicata ripresa.
Un sostegno anticiclico, quello fornito dalla Categoria, che il Credito Popolare svolge con continuità, dimostrando la capacità di offrire risposte personalizzate alla propria clientela basata su rapporti fiduciari e di sostegno alle famiglie ed alle piccole e medie imprese.
*Segretario Generale, Associazione Nazionale fra le Banche Popolari