Il nuovo volto di Berlino, trendy e un po’ rétro

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Il nuovo volto di Berlino, trendy e un po’ rétro

25 Novembre 2007

Dopo nemmeno vent’anni dalla
caduta del Muro, Berlino si ritrova ad essere una delle principali città
europee dove nascono nuovi stili di vita, si ammirano le ultime tendenze
architettoniche e si respirano nuove culture.

Una città in continua evoluzione
che attira turisti ed artisti da ogni parte del mondo, ben diversa dalla
Berlino che molti ricordano, ancora divisa, dall’atmosfera malinconica e a
tratti fatiscente.

Oggi la capitale tedesca incanta
per il suo fascino aperto e cosmopolita, per le sue innumerevoli attrattive
artistiche e culturali, tanto che sé non si ha visitato Berlino, non si può
dire di conoscere la Germania.

Quel desiderio di tornare ad essere grandi che ha da sempre
caratterizzato la storia tedesca non si è fatto attendere neanche questa volta;
e dopo essere riuscita ad ottenere lo status di potenza continentale
nell’Unione Europea, la Germania mira ora a diventare un polo di attrazione
politico-culturale e perché no anche sociale per i giovani europei, e non solo,
in cerca di divertimento e bien vivre, ma anche di arte e avanguardismo
culturale.

La
movida berlinese prende il via dal “Mitte”, che in tedesco significa Centro e
dopo la caduta del Muro è tornato ad essere a tutti gli effetti il centro della
capitale teutonica. I palazzi sono stati tirati a nuovo, hanno aperto nuovi
negozi, inaugurato alberghi e locali d’ultima moda, dove, fra l’altro,
impera una durissima door selection, selezione all’ingresso, neanche fossimo
alle porte della più esclusiva discoteca di Los Angeles.

Ma qui
non siamo dall’altra parte dell’Oceano e l’atmosfera
è da generazione freak, perduta nel miracolo economico della città, che ha
persino definito un nuovo look, il cosiddetto “Mitte chic”, dal nome del centro,
anche fashion, della capitale.

I
locali e la vita notturna a Berlino sono amatissimi, tanto che, complici anche
orde di turisti che prendono d’assalto i club e festival che la città propone,
il binomio Berlino-discoteche, ormai da qualche anno, sembra diventato
inscindibile. La capitale tedesca è il regno della techno, ad esempio in
discoteche come il “Tresor”, storico locale con più di 35 anni di vita alle
spalle, dell’house, del cosiddetto kraut rock.

Ma la cultura underground di
Berlino, locali dove il divertimento diventa spesso anche forma di creazione
artistica, vive in molti club magari più nascosti e di minor durata ma
assolutamente vitali. Berlino, soprattutto in alcuni quartieri dell’est, è un
fermento con le più disparate forme di espressione, dal teatro di strada, alla pittura sui muri di locali dove si pensa semplicemente di
andare a bersi una birra.

Ma Berlino non è solo moda e
divertimento: la capitale tedesca ricorda e vuole custodire quello che è stato
della propria storia e non solo. Così, nei suoi 175 musei sono raccolte tutte
le forme e le testimonianze del passaggio dell’umanità nel corso dei secoli.

Il percorso alla scoperta della
memoria storica di Berlino, non può che cominciare dal quartiere del Mitte,
vero e proprio centro della città, e da Unter den Linden, asse che collega da
est a ovest la Porta di Brandeburgo alla Museuminsel, l’Isola dei Musei, dichiarata
dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità”.

I cinque musei che
trovano qui la loro sede (Pergamonmuseum, Altes Museum, Alte Nationalgalerie e
Bode Museum), sono stati oggetto di importanti interventi di recupero.

L’ultimo ad essere
inaugurato, nel mese di ottobre del 2006, è stato il Bode Museum, edificio
neobarocco che dopo sei anni di lavori sotto la direzione dell’architetto
viennese Heinz Tesar, riapre ai visitatori di tutto il mondo le sue sale e
lascia ammirare la sua splendida collezione di monete e medaglie e
un’esposizione di statue tra le più ricche al mondo.

Berlino,
quindi, vero connubio di nuovi trend, ma anche fulcro della memoria e della
storia. I cantieri di ristrutturazione che fino a qualche anno fa la rendevano
una capitale anonima, l’hanno trasformata in una città completamente diversa,
ridisegnandone l’aspetto esterno e donandole molto probabilmente quella nuova
anima, che la proietta verso stili e trend sempre più futuristici, sempre più
all’avanguardia, mantenendo, allo stesso tempo, quella posa da vecchia signora
che si affaccia sul continente.

Negli ultimi anni, il restyling
della città ha portato alla completa ristrutturazione di 25 musei. Solo
quest’anno, oltre al Bode Museum, sono stati inaugurati anche il DDR e il The
Kennedys.

Il primo, che affascina i
nostalgici della moda e del design dell’ex Germania Est, si trova nelle
vicinanze dei resti del Palast der Republik e con i suoi 400 mq di spazio
espositivo, mostra la vita quotidiana della Repubblica Democratica Tedesca, nei
suoi più diversi ambiti.

Mentre il secondo, in Pariser
Platz, il The Kennedys Museum propone una ricca documentazione fotografica
sulla famiglia americana più famosa e discussa al mondo.

Una città in continuo
cambiamento, che freme dinnanzi alle ultime novità artistiche e culturali,
pronta a definire nuovi stili e nuovi trend che diventano subito di moda fra i
giovani berlinesi e europei che ne apprezzano la vitalità, la voglia di
divertirsi ma allo stesso tempo di creare un legame, un punto di incontro,
probabilmente non più fra est e ovest, due realtà che oggi convivono insieme e
insieme si completano, ma fra il passato e il futuro, su quello che Berlino non
ha potuto fare quando era ancora divisa, e quello che, e sono veramente tanti i
progetti in corso, sarà nei prossimi anni.