
Il Papa e l’Europa, Francesco sprona “le nuove coalizioni”

07 Maggio 2016
di redazione
Papa Francesco ha un sogno, una vera Europa. Senza muri, solidale, che mitighi le asprezze della economia di mercato e dove sorgano “nuove coalizioni” alternative a quelle politiche e militari. “Ho un sogno”, ha detto ieri il pontefice parlando di immigrazione e molte altre questioni aperte nella Ue, in occasione del premio Carlo Magno.
C’erano tutti, la Merkel, il re di Spagna Felipe IV, Matteo Renzi e al governatore della BCE, Mario Draghi, Schulz, Juncker e Tusk, i vertici europei accompagnati dall’alto rappresentante per la politica estera europea, Federica Mogherini.
“Sogno un’Europa che si prende cura del bambino, che soccorre come un fratello il povero e chi arriva in cerca di accoglienza perche’ non ha piu’ nulla e chiede riparo”, ha detto il Papa, appellandosi allo spirito fondatore della Ue ma sottolineando “urge poter realizzare coalizioni non piu’ solamente militari o economiche ma culturali, educative, filosofiche, religiose”.
“Coalizioni che mettano in evidenza che, dietro molti conflitti, e’ spesso in gioco il potere di gruppi economici. Coalizioni capaci di difendere il popolo dall’essere utilizzato per fini impropri”. Un richiamo, questo alle coalizioni, che mostra come Bergoglio sia cosciente dai processi di disunificazione europei, dove assistiamo, sempre di più, a una riconfigurazione della Ue per blocchi, interni all’unione e che fanno capo a questo o quello stato-guida.
Bisogna “aggiornare l’idea di Europa” affinche’ torni ad essere “capace di dare alla luce un nuovo umanesimo basato su tre capacita’: la capacita’ di integrare, la capacita’ di dialogare e la capacita’ di generare”, la missione che indica il Papa, insieme al “passaggio da un’economia liquida a un’economia sociale” che “dara’ nuove prospettive e opportunita’ concrete di integrazione e inclusione, e ci aprira’ nuovamente la capacita’ di sognare”.