Il Papa: “Solo con la solidarietà si possono avere pace e giustizia”
11 Novembre 2007
di redazione
Nella giornata di San Martino, che donò al viandante infreddolito il suo mantello, il Santo Padre parla di dividere con il prossimo e lo fa proponendo “un modello mondiale di autentica solidarietà” attraverso cui garantire per tutti “gli abitanti del pianeta cibo, acqua, risorse energetiche, cure mediche e lavoro”.
Ma anche i “beni culturali, il sapere scientifico e tecnologico”. Perché, solo “attraverso la logica della condivisione , è possibile rispondere alla grande sfida del nostro tempo: quella cioè di costruire un mondo di pace e giustizia, in cui ogni uomo possa vivere con dignità”.
Benedetto XVI ha poi rivolto un appello accorato a Nostra Signora del Libano “perché ispiri a tutte le parti interessate il necessario distacco dagli interessi personali e una vera passione per il bene comune”. Infatti, dopo l’Angelus, il Papa si è rivolto ai politici libanesi affinché si impegnino a trovare un accordo sul nuovo presidente, “’l’assemblea nazionale libanese sarà prossimamente chiamata ad eleggere il nuovo capo dello Stato. Come dimostrano le numerose iniziative intraprese in questi giorni si tratta di un passaggio cruciale, dal quale dipende la stessa sopravvivenza del Libano e delle sue istituzioni”.
L’ultimo pensiero va agli agricoltori: “Gli agricoltori possano lavorare con serenità e prendersi cura dell’ambiente per il bene di tutti. Ai nostri giorni gli agricoltori sono non soltanto produttori di beni essenziali, ma anche custodi dell’ambiente naturale e del suo patrimonio culturale”.
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