Il paradosso è che i milanesi di Mursia sono gli editori più vicini al mare

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Il paradosso è che i milanesi di Mursia sono gli editori più vicini al mare

12 Aprile 2009

“Ugo Mursia amava due cose: i libri e il mare. La terza, Joseph Conrad, non era che la sintesi delle altre due”. È trascorso più di mezzo secolo dall’avvio dell’ardita intrapresa. Eppure, ancora oggi, quell’editore pare solcare le stesse rotte, sebbene nel frattempo il timone sia passato dal suo fondatore alla figlia Fiorenza, che da ormai diciotto anni presiede le attività dell’azienda di famiglia. Non è un caso dunque che Mursia pubblichi una collana intitolata “Biblioteca del mare”, con oltre quattrocento titoli: manuali di navigazione, biografie dei grandi navigatori, romanzi e racconti di viaggio, per il “più grande e completo catalogo mai costruito in Italia e un caso unico anche in Europa”.

Freschi di stampa sono un saggio sui “Grandi ammiragli” di Guido Borsari, la biografia del pirata portoghese Antonio de Faria scritta da Mario Rossetto e un manuale di manutenzione della barca a firma di Fabio e Diego Parodi. Ma lo scaffale dell’editore ospita anche opere di Mario Tobino, Victor Hugo e Jack London, tutte ispirate, ça va sans dire, a lidi, sciabordii e mitiche imbarcazioni.  Mursia è oggi la terza realtà editoriale italiana per numero di libri in catalogo (circa 4.000): dal bridge alla saggistica storica, dalla letteratura alla narrativa contemporanea. Eppure, il segno di editrice attenta agli orizzonti marini non sembra si sia smarrito. Una passione, questa, che va aldilà del suo catalogo. Il museo della scienza e della tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano custodisce infatti la collezione privata donata da Ugo Mursia: alcuni cimeli e più di tremila libri sul mare provenienti da tutte le parti del mondo. Si possono così consultare le raccolte di opere di Joseph Conrad, tradotte, curate e pubblicate dallo stesso editore, insieme ad autentiche chicche editoriali di pesi massimi del settore, come i quattro volumi di Jean Boudriot e le opere di Alberto Guglielmotti.

L’editore milanese non è però solo. A occuparsi di libri ad alta concentrazione salina, in posizione magari più defilata, ci sono anche altre realtà. È il caso di Frangente che in quel di Verona ormai da diversi anni si dedica alla manualistica e alle carte nautiche con qualche incursione tra i libri fotografici. Di recente, ha trovato spazio persino un insolito ricettario su “Skipper e Chef. I professionisti del mare in cucina”. Naviga sulle stesse acque il Tagliamare, specializzato in guide e portolani, per anni proprietà di uno dei più longevi marchi editoriali italiani (Nistri-Lischi) e ora ceduto al gruppo Class. Una menzione meritano anche la collana “La polena”, “dedicata al mare, alla sua storia e alla sua gente” dalla ligure Fratelli Frilli Editori, e le edizioni del mensile per gli addetti ai lavori Bolina. “Tutto si può trovare in mare, secondo lo spirito che guida la ricerca”: così recita una delle frasi di Conrad poste a esergo della pagina web dedicata alle edizioni marine della Mursia. Ed è forse questa la chiave per comprendere la vitalità di un fermento in grado di coinvolgere ogni anno migliaia di italiani appassionati di nautica.