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Il Pd apre al “Governo del Presidente”, Bersani (e Vendola) out
29 Marzo 2013
di redazione
Tutti aspettano Napolitano. I commentatori impazzano con scenari di tutti i tipi ma le variabili si restringono ancora una volta al "governo del Presidente".
Napolitano resta chiave dello spettro politico. E’ gradito a Silvio Berlusconi, che stamattina è tornato a chiedere le larghe intese. Non è sgradito a Grillo, che pur dicendo no a qualsiasi accordo ha parlato positivamente del Presidente. Sono d’accordo i montiani.
Il Pd non potrebbe dare uno schiaffo a un uomo che ha fatto la storia del partito comunista. Nessuno sembra ostile al governo del Presidente, insomma, tanto più che la maggioranza dei parlamentari non vuole tornare alle urne.
Enrico Letta esce dalla consultazione e spiega: "Fiducia piena a Napolitano e gratitudine, non mancherà il nostro supporto responsabile alle decisioni che lui prenderà". Bersani è out, a questo punto davvero la soluzione è nelle mani di Napolitano.
La Riforma della legge elettorale per evitare un nuovo pantano al Senato diventerebbe allora il primo scopo del governo formato da Napolitano. L’altro obiettivo del Presidente sarebbe garantire la credibilità internazionale dell’Italia e la nostra posizione in ambito europeo.
