Il Pd si lecca le ferite, Grillo e Berlusconi già in campagna elettorale
18 Aprile 2013
Succede che il Pd si spacca sull’elezione della Repubblica, le anime e le correnti del partito si balcanizzano sul nome di Franco Marini, i Renziani mettono il partito a ferro e fuoco, la segreteria di Bersani non è mai stata così vicina al tramonto.
Nello stesso tempo, Berlusconi e Grillo hanno un piede in Parlamento, per votare il nuovo inquilino del Quirinale, e un piede fuori, già in campagna elettorale, rincorrendosi nei comizi e affilando le armi prima dello scontro finale.
La giornataccia di Bersani ci regala quindi un quadro inaspettato dove il partito che aveva "non vinto" le elezioni le prossime rischie di perderle davvero, ormai scollato e lontano anni luce dalla sua base elettorale e travolto dalla democrazia web che si è ribellata, mentre si profila lo scontro definitivo tra il Cav. e il comico genovese.
L’incognita è Matteo Renzi, con le sue cene romane, la ricerca di equilibri e le prossime fughe in avanti, la certezza di avere la vittoria in tasca e il rischio di restare solo con dietro un partito che ormai si è sfilacciato, diviso, distrutto.