Il Pd si spacca pure sui pop corn

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Il Pd si spacca pure sui pop corn

12 Maggio 2018

Che il Pd sia spaccato, non è una novità. Le diatribe interne tra renziani, anti-renziani e correnti varie quasi non fanno più notizia. E così spaccarsi anche di fronte alla prospettiva di un governo Lega-M5S era praticamente scontato. Meno, invece il motivo del contendere: i pop corn. E non è una battuta. O meglio, tutto è nato da una battuta attribuita a Matteo Renzi che, commentando il futuro esecutivo giallo-verde, avrebbe detto: “Ora tocca a loro e pop-corn per tutti!”.

Come dire: dato che “le loro promesse sono folli” prepariamoci ad assistere a dei veri disastri. Una prospettiva, questa, che, secondo la logica renziana, potrebbe tornare utile al Pd (difficile) in chiave elettorale, attirando il voto dei delusi e, perché no, riabilitare anche Renzi stesso (difficilissimo). Della serie: io ho fatto errori, ma loro…

Certo, aspettarsi disastri di altri che in fin dei conti danneggino il Paese non è proprio il massimo delle prospettive di una opposizione che intende essere, come si suol dire, “costruttiva”. E il reggente Martina, in un modo tutt’altro che velato, prova a ricordaglielo al suo ex segretario: “Il Pd e le forze di centrosinistra devono prepararsi e passare presto dalla (giusta) preoccupazione alla sfida. Alla proposta alternativa. Altro che ‘stare a guardare con i popcorn in mano’. Non scherziamo”. Chiaro, no? 

Ma c’è chi è stato ancora più esplicito: “chi ha fatto il tifo per questo approdo, chi non vedeva l’ora che Salvini e Di Maio si accordassero, per favore, ora almeno ci risparmi l’ipocrisia di gridare allo scandalo e si mangi i suoi popcorn in silenzio, perché a tutto c’è un limite!” Ha commentato Silvia Velo, sottosegretaria uscente all’Ambiente ed esponente dell’area Orlando. 

Insomma nel Pd volano gli stracci, come al solito. Certo è che se questo sarà l’atteggiamento della “nuova” opposizione, tra chi non perde occasione per dividere il partito (e spera negli errori altrui) e chi proprio non riesce a non controbattere acuendo così le differenze interne, allora Renzi & Co. finiranno per essere il primo sponsor di qualsiasi altro governo, tranne del Pd. Aivoglia a mangiare pop corn