Il Pdl affila le armi per il voto e Lupi ne elogia la compattezza
06 Maggio 2011
di V. S.
In attesa di capire come andrà a finire il delicato “affaire” Piacciano, dove si sta consumando una vera e propria guerra civile all’interno del Pd, il Centrodestra continua a rafforzare i suoi schieramenti in vista del voto del prossimo fine settimana.
Una ritrovata compattezza interna si sta trasformando all’esterno in una forza attrattiva, capace di far convergere intorno ai propri candidati alleanza trasversali.
L’esempio di Lanciano, così come quello di Roseto la dicono lunga. In questi comuni, infatti, al fianco dei candidati del Pdl si sono schierate anche forze, come l’Udc, che al livello nazionale hanno ben altre preferenze. Ma sul territoriale si sa i programmi, il lavoro fatto sul campo, l’impegno, sono meglio percepiti e il valore delle persone può abbattere ogni steccato.
Come ha raccontato ieri il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi in Abruzzo per la campagna elettorale. C’era da scegliere il candidato per Francavilla al Mare. E a Roma si era presentato un bel ragazzo. Il resto è storia di questi giorni: “Quando Carlo De Felice è venuto a Roma – sono state le parole di Lupi – per proporre la sua candidatura, ci siamo accorti subito che essa era vincente perché ha dimostrato subito di avere passione, ideali, ma soprattutto amore per la sua gente e la sua città”. E così il Pdl è tornato ad dimostrare unità e compattezza di fronte alla sua candidatura per tutto il centrodestra. E dalle parole ai fatti ieri all’appuntamento con Lupi c’erano tutti. L’onorevole Antonio Razzi, il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, l’assessore regionale Mauro Febbo, il consigliere regionale Federica Chiavaroli, il coordinatore provinciale del Pdl e assessore provinciale Remo Di Martino.
“La politica – ha aggiunto Lupi – è fatta in mezzo alla gente con uno sguardo a ciò che si può fare. Non è mai fatta contro qualcuno, ma per qualcuno e nel Pdl non c’è spazio per i personalismi che purtroppo qua e là riemergono”. Passione per il bene comune, spirito di servizio alla propria collettività: sono queste quindi le armi vincenti di Carlo De Felice. Insieme all’impegno quotidiano: “perché davvero c’è qualcosa di più grande per cui vale la pena vivere: per tutti noi è l’Italia, per voi è Francavilla”.
L’obiettivo dunque è vincere.Vincere al primo turno. Grazie ad uno schieramento compatto, tenuto insieme da “idee e proposte, chiare e precise”. Del resto, non è uno sforzo, perché “il centrodestra ha sempre dimostrato responsabilità quando ha avuto la possibilità di governare. Il dramma vero è nel centrosinistra – fa notare senza mezzi termini Lupi -, che sia a livello nazionale sia qui a Francavilla, ogni volta che è stata chiamata a concretizzare i suoi bei discorsi ha fallito.
Rilanciare Francavilla, dunque, “dopo un periodo di confusione assurdo che l’ha lasciata nel degrado, economico e culturale”, è’ l’auspicio del presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano. Infine l’assessore regionale Mauro Febbo: “È la migliore candidatura che potevamo indicare e sarà certamente quella vincente, che farà tornare Francavilla al vertice della filiera istituzionale che dal Governo nazionale arriva alla Regione e alla Provincia”.