Il Pdl va allo scontro con Monti. Tira aria di crisi di governo
06 Dicembre 2012
di redazione
"Tutto ciò che può solo fare immaginare al resto del mondo, ai nostri partner, che si torna indietro, non è un bene per l’Italia. Dobbiamo dare la sensazione che il Paese va avanti". Queste le parole del ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera questa mattina ospite di Agorà, su Raitre. Da molti, nel Pdl e non, dette parole sono state interpretate alla stregua di un commento negativo nei confronti del ritorno in campo di Silvio Berlusconi. Ritorno, sempre ancora sulla carta, annunciato nella serata di mercoledì con una nota a seguito del vertice di Palazzo Grazioli con i vertici del Partito.
Immediata, dopo le parole del ministro, la reazione del Pdl: “Non parteciperemo al voto sul maxiemendamento al decreto legge Sviluppo, pur garantendo il numero legale", l’annuncio del capogruppo del Pdl al Senato Maurizio Gasparri. L’esecutivo, tuttavia, ha incassato la fiducia al maxiemendamento al dl Sviluppo con 127 sì, 17 no e 23 astenuti. I presenti sono stati 169, i votanti 167. Pericolo scampato? Non proprio. Anzi.
Nel pomeriggio di giovedì, il governo ha incassato la fiducia della Camera con 281 sì, 77 no e 140 astenuti sul dl sui costi della politica. Il Pdl, a eccezione di quattro deputati – Cazzola, Frattini, Malgieri e Mantovano che hanno votato sì alla fiducia – s’è astenuto, mentre Lega e Idv hanno votato contro. Cifra ben al di sotto della maggioranza assoluta della Camera, a quota 316. Nelle stesse ore, il Consiglio dei ministri ha varato il decreto sull’incandidabilità dei condannati in via definitiva a cariche elettive e di governo. Un provvedimento al centro delle polemiche soprattutto in casa pidiellina.
Alfano, tuttavia, ha dato rassicurazioni circa il voto favorevole del Pdl alla legge di stabilità: "Noi abbiamo sempre detto che non vogliamo far precipitare il Paese con un esercizio provvisorio", le sue parole.
E ora? Il segretario del Pdl Angelino Alfano, nella mattinata di venerdì, è salito al Colle per un colloquio con il Presidente della Repubblica assieme ai due capigruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri. Dalla Camera, poi, un intervento durissimo nel quale ha sostanzialmente dichiarato chiusa l’esperienza del governo Monti. Comincia una partita a scacchi, dunque. Tra Pdl, Colle, Monti e l’asse Pd e Udc. La data delle elezioni, la posta in gioco.