Il pesce d’aprile di Google, tutta pubblicità

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Il pesce d’aprile di Google, tutta pubblicità

01 Aprile 2013

Ogni anno Google si diverte a fare un pesce d’aprile agli internauti, rafforzando quell’immagine web friendly che il Colosso di Mountain View ha sempre coltivato come un tratto identitario originale del proprio brand, saper scherzare con i suoi "clienti".

Così anche questa volta i malcapitati che stamattina hanno aperto il computer hanno dovuto fare i conti con l’annuncio della chiusura di You Tube o il lancio di una nuova applicazione in grado di trasmettere gli odori via Internet. La fantasia al team googlesco certo non manca.

La multinazionale americana in realtà si muove spesso sul confine tra l’esistente e l’immaginario, avvantaggiata dal fatto che qualsiasi sia lo scoop, vero o falso, ci ha così abituato a dei rivoluzionamenti tecnologici permanenti che non ci sorprenderebbe sniffare qualche odorino a colpi di mouse.

Ma tutto questo spirito goliardico dovrebbe far riflettere, un po’ come quell’idea lanciata nei giorni scorsi da Bill Gates di premiare con un sacco di soldi il progetto di un nuovo condom meno scomodo per i maschietti. Le grandi potenze del "tech" fanno a gara nello spararla più grossa. 

Intanto se ne parla, le notizie fanno il giro della Rete, e tra una risatina e l’altra ci accorgiamo un po’ meno della furbata pubblicitaria dietro questi innocenti pesci d’aprile.