Il popolo delle famiglie riempie l’Antonianum: No al referendum costituzionale

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Il popolo delle famiglie riempie l’Antonianum: No al referendum costituzionale

28 Maggio 2016

Qualche settimana fa, durante la discussione generale della legge sulle unioni civili, l’aula della Camera era praticamente vuota. Oggi invece, aula piena, all’Auditorium Antonianum, per la presentazione del “Comitato famiglie per il No al referendum”.

La convention di presentazione del comitato per il No è organizzata da “Difendiamo i Nostri Figli”, promotore dei due grandi Family Day di giugno e gennaio scorsi. Con i rappresentati del Comitato, guidato da Massimo Gandolfini, esponenti del mondo del diritto, del giornalismo e della politica.

Per Gandolfini, la battaglia per il No al referendum serve a “difendere il futuro delle nostre famiglie”.

Se passasse la riforma, ha spiegato Gandolfini, “tutto il potere sarebbe concentrato in un solo partito e in un sola persona, che, con una sola Camera, farebbe approvare in un giorno la legge sull’eutanasia, sulle adozioni gay o sulla liberalizzazione delle droghe”.

Gandolfini ha ricordato come la contestata legge sulle unioni civili è stata “approvata con due voti di fiducia”. “Questo ci ha provvidenzialmente aperto gli occhi – ha spiegato – sulle forze che reggono il governo, sul loro autoritarismo e sui rischi della riforma costituzionale”.

“Non ci muove un sentimento di vendetta, che non appartiene alla nostra cultura. Ma se non siamo vendicativi non siamo nemmeno stupidi”, ha aggiunto Gandolfini.

“La riforma costituzionale è centralista e statalista, terribilmente antidemocratica e concentra il potere in un solo partito e in una sola persona. Tutti i corpi intermedi vengono ignorati, compresa la famiglia e a quel punto è morta la democrazia”.

“Vogliamo muoverci come un movimento politico con la P maiuscola. La nostra bussola è vincere al referendum con il No. Ci impegneremo a modificare la legge sulle unioni civili, ma in questo momento l’obiettivo è non disperdere le forze”.

Gandolfini ha quindi annunciato che il comitato delle famiglie per il No collaborerà anche con gli altri comitati che si battono contro il referendum costituzionale: “Sarebbe sciocco dividerci mentre l’avversario si muove come un panzer”.

Il portavoce del Family Day ha poi esortato a non votare alle prossime elezioni amministrative i partiti dell’attuale maggioranza che hanno sostenuto la legge sulle unioni civili.

“Guardate le liste, guardate i candidati e i partiti che li sostengono. Quelli che hanno partecipato all’approvazione della bella legge sulle unioni civili non possono avere il nostro consenso”.

“E’ importante che un sindaco o un assessore siano sensibili alle politiche per la famiglia“, ha aggiunto Gandolfini dicendo che le politiche per la famiglia “non si risolvono nel bonus bebè ma nel far sì che in una famiglia ci sia un papà e una mamma. Non ci vendiamo la primogenitura con un piatto di lenticchie”.