Il referendum, le bufale e il Pil che scende (prima del 4 dicembre)

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Il referendum, le bufale e il Pil che scende (prima del 4 dicembre)

21 Novembre 2016

Negli ultimi giorni abbiamo letto tanti articoli sulle presunte bufale che avrebbero aiutato Donald Trump a vincere le elezioni Usa, salvo poi scoprire che nella maggioranza dei casi di bufale non si trattava, anzi, erano veri e propri scoop silenziati dalla grande stampa. Ma se il tema del momento sembrano essere diventate, appunto, le bufale, che dire allora della superbufala che circola ormai da tempo sul referendum del 4 dicembre, questa sì col bollino della presa in giro doc? Stiamo parlando del terrorismo che viene fatto sulla grande stampa a proposito della vittoria del NO al referendum.

Mercati in tumulto, borse che crollano, instabilità economica prossima ventura. A quanto pare non sono bastate Brexit e la vittoria di Trump ad insegnare qualcosa ai giornaloni italiani, che continuano ad evocare tempeste finanziarie perfette che puntualmente poi non si avverano, tant’è che l’economia della Gran Bretagna migliora, mentre Wall Street ha festeggiato con i massimi storici il successo trumpista. E stiamo parlando di due eventi storici, l’uscita dalla Gran Bretagna dall’Europa e la vittoria di un presidente rivoluzionario. Figuriamoci quanto può contare il pasticcetto costituzionale renziano sulla stabilità globale!

Eppure, tornando alle bufale, quelle certificate dei giornaloni di casa nostra, oggi è fantastico leggere grandi quotidiani che citano ampi stralci di un editoriale apparso sul britannico Financial Times: le conseguenze economiche di una vittoria del NO sarebbero disastrose! Peccato che il pezzo dell’FT in realtà dica ben altro, e cioè che i mali della nostra economia sono antichi, strutturali, e che la produttività italiana è calata paurosamente dopo l’ingresso del Belpaese nell’euro. Smascherata anche la bufala sul Financial Times, aspettiamo di leggere i giornaloni di domani per capire cosa ci racconteranno degli ultimi dati Istat.

L’istituto di statistica infatti taglia le stime di crescita del Pil italiano nel 2016. Cosa leggeremo adesso? Che anche Istat mette in guardia da una vittoria del NO? Peccato che i dati in questione siano stati forniti PRIMA del 4 dicembre, facendo riferimento all’andamento dell’economia negli ultimi mesi di quest’anno. Dunque non è la vittoria del NO al referendum che minaccia l’economia italiana, ci hanno già pensato Renzi e il suo governo.