Il sabato del villaggio rivisitato da Mario Rossi
08 Agosto 2008
Sono in redazione ma con la testa sono già in vacanza: penso alle spiagge e al mare che vedrò domani e non vedo l’ora di trovarmici.
Oggi devo fare addirittura triplo oroscopo perché il mio sostituto entrerà in redazione soltanto lunedì, e con questi pensieri non ho proprio nessuna voglia.
Comincio dal trafiletto, che dovrò continuare a fare anche in vacanza, infatti speriamo che ci sia un internet point vicino alla villa.
Lo faccio doppio, uno di sicurezza per domani che magari in viaggio non avrò modo di connettermi.
Dunque: pare che Bush, in visita ieri in Thailandia prima di arrivare a Pechino per l’inaugurazione delle Olimpiadi in programma oggi, ore 14:00 italiane, si sia detto preoccupato per la situazione dei diritti umani in Cina, e Qin Gang, portavoce del Ministero degli Esteri cinese, gli abbia risposto duramente che non si dovrebbe intromettere negli affari di competenza di un altro paese. La polemica sta andando avanti ancora oggi con un nuovo affondo degli USA.
Bush è del Cancro, e per lui dovrebbe essere una buona settimana: ha Marte, Venere e Saturno favorevoli, e forse è proprio per questo che si sta permettendo degli affronti simili. Carico di energie e sicuro dei propri mezzi ambisce al termine senza indugi, quasi incurante delle eventuali conseguenze possibili. Qin Gang invece è della Bilancia, che in questa settimana è uno dei segni in disaccordo con il Cancro. Da qui si spiega la risposta sul piano personale piuttosto che generico del portavoce cinese.
Mentre scrivo mi distraggo spesso, e tra i pensieri che faccio c’è anche quello poco piacevole della valigia da fare: quando mi viene in mente qualcosa da portare assolutamente me lo appunto su un foglio di carta, e a fine giornata sul foglio c’è scritto: “Spazzolino, caricatore, mutande, costumi, Sole in costellazione del Leone modifica, prendi la cena prima di rientrare. Magra!”.
Rientro in casa che è quasi sera, non prima di essermi fermato da Mc ed aver preso un insalata a portar via.
Una volta in casa mangio, e mi appoggio un momento sul divano.
Quando mi sveglio sono passate sette ore, ed entro nel panico più totale: tra poco mi passerà a prendere Luigi e non ho nemmeno preparato la valigia.
Sono sudato come se avessi dormito in sauna, e mi fa malissimo il collo.
Mi alzo, e mi rendo subito conto che il dolore al collo è insopportabile. Ma non posso non preparare la valigia, tra due ore devo partire.
Mi faccio forza, e ogni secondo lancio urletti di dolore. Apro tutti gli armadi, e provo a fare dei ragionamenti: “Allora per due settimane mi servono 14 mutande, 14 magliette…”, ma la sofferenza è troppa. Prendo tutto quello che ho e lo metto sul letto.Non vedo la mia maglietta preferita e mi giro di scatto: “Ahh!” grido, non mi ricordavo del collo.
Cavolo. Comincio a contare le cose e non so neanche perché. “L’asciugamano” penso, e mi giro verso il bagno: “Ahh!”.
Ma allora sono stupido?
Torno in camera e continuo a mettere cose sul letto.
Un maglioncino? Ma sì: “Ahh!”.
Sto impazzendo, sembra una tortura cinese, per restare in tema.
Decido che può per forza di cose bastare. Prendo tutto quello che ho preparato e lo metto in valigia, ma non ci sta neanche la meta della roba. La valigia è troppo piccola.
Levo capi a caso finché non si chiude. So benissimo che sto dimenticando di tutto, ma non ce la faccio più, e poi è tardi.
Mi faccio una doccia lasciandomi il getto caldo sul collo almeno dieci minuti.
Quando esco mi asciugo, ma ho accumulato così tanto calore che continuo a sudare.
E mentre sono ancora in accappatoio mi suona il cellulare.
“Pronto?”.
“Mario sono Gigi, scendi?”.