Il Senato approva decreto migranti. Ora il testo alla Camera per il via libera definitivo
30 Marzo 2017
di Redazione
Via libera dell’Aula del Senato alla fiducia chiesta dal governo sul maxi-emendamento interamente sostitutivo del Dl sui migranti con le novità introdotte in Commissione (eccetto una sulla Croce rossa dichiarata improponibile dalla presidenza). Il voto a favore è arrivato con 145 sì, 107 no e un astenuto. Il provvedimento, che deve essere convertito in legge entro il 18 aprile, passa ora all’esame della Camera. Si sono pronunciati per la fiducia Pd, Ap e Mdp e contro Cor, Lega, Gal, Ala, Si, M5S e Fi.
Il decreto legge si compone di 23 articoli, e istituisce 26 sezioni specializzate in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione di cittadini dell’Ue; ne definisce inoltre la composizione, la competenza per materia e la competenza per territorio. Il provvedimento reca anche misure per la semplificazione e l’efficienza delle procedure relative al riconoscimento della protezione internazionale e di altri procedimenti giudiziari connessi ai fenomeni dell’immigrazione e interventi in materia di esecuzione penale esterna e messa alla prova. Sono poi previste misure per accelerare le procedure di identificazione e di definizione della posizione giuridica di cittadini extra Ue nonché misure per contrastare l’immigrazione illegale e il traffico di migranti.
Di bambini e ragazzi soli ne sono arrivati in Italia sui barconi più di 25mila nel 2016, secondo i dati del ministero dell’Interno. Fino ad oggi la normativa prevedeva che i servizi sociali del comune di approdo prendessero in carico i minorenni sbarcati, da ospitare in apposite strutture di prima accoglienza. Ma di oltre 6mila minori non si hanno tracce. La proposta di legge avrebbe dovuto mettere mano ad una situazione critica per cui questi ragazzini la smettano di trasformrsi, come molto spesso è accaduto, in criminali irreperibili per le istituzioni.
L’Italia ha pensato bene di tagliare la testa al toro e farli entrare liberamente, specie se si tratta di minori non accompagnati. Adesso, probabilmente, organizzeranno barconi di soli ragazzetti. Al minore sarà garantito il diritto all’istruzione e alla salute grazie a misure che prevedono la possibilità di iscriversi a scuola ed al servizio sanitario nazionale a prescindere dalla nomina del tutore. Sarà anche possibile attivare specifiche convenzioni per l’apprendistato e sarà garantito pure il diritto al completamento del corso di studi anche quando, al compimento della maggiore età , non si possieda un permesso di soggiorno. La tutela nei casi che lo richiedano potrà essere estesa fino a 21 anni.