Il senso di Vialli per la vita
06 Gennaio 2023
Se ne va a 58 anni Gianluca Vialli e la sua storia può insegnarci molto sul senso della vita e dello sport. Una delle immagini più potenti che in queste ore circolano sui social è quella di Vialli che abbraccia in lacrime Roberto Mancini allo stadio di Wembley. E’ la sera della vittoria degli Azzurri, il secondo Europeo vinto dalla Nazionale, l’11 luglio del 2021.
Una immagine potente di fraternità , amore per lo sport, che chiudeva un cerchio tra i due sportivi amici fin dai tempi della Sampdoria. La sconfitta in Champions negli anni Novanta e la vittoria di dieci anni dopo. Il calcio di ieri, la passione, le emozioni, l’attaccamento alla maglia, Vialli, Mihajlovic, Pelé, i valori insomma e il valore, il calcio di oggi, il business.
“Non dimenticheremo i tuoi gol, le tue leggendarie rovesciate, la gioia e l’emozione che hai regalato all’intera Nazione in quell’abbraccio con Mancini dopo la vittoria dell’Europeo. Ma non dimenticheremo soprattutto l’uomo. A Dio Gianluca Vialli, Re Leone in campo e nella vita,” ha scritto su Facebook il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. I tifosi ricordano Vialli come una persona ironica e colta, un uomo forte e carismatico.
L’ex attaccante di Cremonese, Samp, Juve e Chelsea, oltre che bomber della Nazionale, si è spento a Londra. Dopo una lunga battaglia contro un tumore al pancreas, battuto e poi ricomparso. “La malattia ti può insegnare molto di come sei fatto, ti può spingere anche più in la rispetto al modo anche superficiale in cui viviamo la nostra vita. La considero anche un’opportunità ”. Così Vialli parlando della malattia.
“Lo considero,” il cancro, “una fase della mia vita, un compagno di viaggio, che spero prima o poi si stanchi e mi dica ‘Ok, ti ho temprato. Ti ho permesso di fare un percorso, adesso sei pronto”. Il 12 maggio scorso, Vialli aveva esortato i ricercatori a perseverare nei loro studi: “forza e coraggio ragazzi, buon lavoro, abbiamo bisogno di voi”. E gli italiani a continuare a sostenere la ricerca contro il cancro.
La Fondazione Umberto Veronesi ricorda le parole di Vialli e pubblica una serie di approfondimenti sul tumore del pancreas. La ricerca ha fatto molto negli ultimi anni per migliorare le prospettive di cura dei malati di cancro. Anche l’Europa si sta muovendo nella direzione di potenziare la ricerca contro il cancro.
La iniziativa UNCAN (UNderstand CANcer) lanciata a settembre, per esempio, intende realizzare una sorta di super-istituto europeo virtuale dedicato alla ricerca sul cancro. Una piattaforma di condivisione dei risultati e dei dati messi insieme dagli scienziati e disponibili per l’intera comunità scientifica.
A dare la notizia della scomparsa di Vialli in una nota la famiglia che ha confermato la morte dell’ex campione di calcio. Poche settimane fa, Vialli aveva lasciato il suo ruolo di capo delegazione della Nazionale italiana. Nel 2015 è stato inserito nella Hall of Fame del calcio italiano.