Il sindacato come i grillini?
11 Agosto 2015
La questione aperta dalla denuncia del sindacalista Veneto sui megastipendi nei sindacati riguarda non tanto le cifre in ballo e ancora tutte da verificare quanto temi essenziali per la vita democratica di un Paese come la trasparenza e la libertà di dire quello che si pensa.
Il dato da tener presente infatti è che il sindacalista è stato espulso per i “toni irrispettosi” della sua lettera di denuncia. Ma di che stiamo parlando? I sindacati non erano delle libere associazioni dov’è garantita la libertà di critica? I sindacalisti sono forse come presidi o poliziotti irreggimentati in una gerarchia a cui bisogna (ovviamente) obbedire? O come qualche povero grillino sbattuto fuori dal movimento, come vecchi dissidenti del PCI togliattiano?
Cos’è, non si può dire che ci sono dei megastipendi? E’ un fatto di trasparenza, discutiamone pubblicamente, cerchiamo di capire se è vero, quanto e come funziona, ma per favore non facciamo come i suddetti grillini che la trasparenza la invocano sempre in conto d’altri, e poi, quando si riuniscono in momenti dirimenti della vita di partito, lo fanno a porte chiuse e con i giornalisti rigorosamente fuori dalla porta.
La verità è che quando si parla di politici e di finanziamento pubblico ai partiti tutto va bene madama la marchesa, si può sparare a zero senza farsi delle remore, ma sui sindacati grava una zona d’ombra, di silenzio e di complicità su privilegi che poche volte sono stati toccati e che quand’è accaduto apriti cielo, guai a chi ne parla. Per cui apriamola, questa benedetta discussione. Qualcosa ci dice che l’effetto potrebbe essere simile a quello del celebre vaso di pandora.