“Il Sud è un peso? Sì, è un problema nazionale”

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“Il Sud è un peso? Sì, è un problema nazionale”

“Il Sud è un peso? Sì, è un problema nazionale”

14 Settembre 2010

Gaetano Quagliariello, vicecapogruppo vicario del Pdl al Senato, difende il ministro Renato Brunetta: “capita a tutti, in particolare quando si parla a braccio, di usare toni eccessivi. A me è capitato qualche giorno fa: ho detto che un partito di maggioranza non può subire un logoramento continuo, poiché se questo accade si instaura un cancro che lo corrode. Apriti cielo! Ho chiarito il concetto. Ho precisato: se il linguaggio è stato ritenuto inappropriato, sono pronto a chiedere scusa. Così si è chiusa la polemica”.

Ma Brunetta non ha chiesto scusa.

“Ognuno ha il suo temperamento. È inutile stracciarsi le vesti. I capisaldi della dichiarazione di Brunetta non credo siano discutibili: non credo sia in discussione il fatto che nel Mezzogiorno vi è una situazione tale che pesa sulla collocazione dell’Italia nello scenario internazionale a causa della responsabilità prevalente delle classi politiche passate e di spezzoni della società che rappresentano una palla al piede per il Mezzogiorno sano”.

Fin quando la colpa sarà delle passate classi dirigenti?

“Diamo tempo e modo di agire alle classi dirigenti che hanno appena preso servizio. Credo che in Campania sul versante della sanità si stia facendo bene e, finalmente, qualcosa di diverso rispetto al passato”.

Con un governo accusato di avere un baricentro di attenzione spostato verso il Nord, le accuse di Tremonti prima e di Brunetta poi, danno l’impressione di appartenere alla stessa matrice di pensiero.

“Le opinioni pubbliche del Nord, più che i partiti, mostrano una certa insofferenza nei confronti dei vizi atavici del Meridione: al Nord non sono più disponibili ad accettare gli alibi o a perdere tempo nello sforzo verso il cambiamento”.

Certo, ma ora è giunto il tempo della soluzione.

“Per gestire questa situazione servono partiti nazionali e risorse politiche. Ciò che ha detto Brunetta si può capovolgere: è vero che il Sud ha abbassato il rating dell’Italia, ma se l’Italia vuole correre deve risolvere i problemi del Mezzogiorno”.

Caldoro ha accusato: sul Sud ci sono poche idee chiare. Ha ragione?

“Io alla Fiera del Levante ho ascoltato il discorso del ministro Fitto. Un discorso di sostanza, con forte visione strategica e con la premessa che il Sud è un problema nazionale”.

La Campania vuole sapere: i fondi Fas saranno sbloccati dal governo nazionale?

“Non c’è un problema di fondi, ma necessità di spenderli bene”.

Caldoro e Vendola sono più in sintonia di quanto non appaiano: lamentano di pagare le pensioni del Nord a causa della sensibile riduzione percentuale delle risorse destinate alla previdenza e puntano su investimenti interregionali. Cos’è? Il Sud che finalmente si allea al di là dei partiti?

“Il fatto che le Regioni collaborino è positivo. Ma Vendola resta molto distante: il nostro meridionalismo parte dal presupposto che il Sud ha bisogno di sviluppo. Io, invece, sento Vendola innamorarsi della stessa musica bassoliniana che evocava lo sviluppo alternativo e del Sud che si autocompiace dei suoi ritardi”.

(Tratto da Corriere del Mezzogiorno)