Il Sud, le banche popolari e la lezione di Giustino Fortunato

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Il Sud, le banche popolari e la lezione di Giustino Fortunato

Il Sud, le banche popolari e la lezione di Giustino Fortunato

01 Marzo 2023

Nel 90° anniversario della morte di Giustino Fortunato, storico e politico tra i più importanti rappresentanti del meridionalismo, l’Associazione nazionale fra le banche popolari lo ha ricordato con un interessante volume a firma di Giuseppe De Lucia Lumeno, Segretario Generale della stessa organizzazione. Il libro intitolato “Giustino Fortunato e la questione meridionale. Ruolo e funzione delle Banche Popolari” è stato presentato nella sede dell’Associazione in Piazza del Gesù a Roma.

Un tema ricorrente delle riflessioni dell’intellettuale lucano riguarda proprio la questione bancaria quale strumento strategico di sviluppo e di progresso civile del Mezzogiorno. Ad introdurre i lavori, oltre all’autore, Gaetano Quagliariello, Presidente della Fondazione Magna Carta che ha organizzato l’evento con l’Associazione. “Ricordiamo Giustino Fortunato e non tanti altri meridionalisti che, come lui, hanno avuto altrettanti meriti, perché era uno di noi – ha dichiarato De Lucia Lumeno. Non si era limitato a pensare che potesse essere utile la presenza delle banche popolari nel meridione, ma addirittura ne aveva fondata una, nel 1874 nel suo paese d’origine, Rionero in Vulture”.

Sulla poliedricità e l’impegno del meridionalista si è soffermato Quagliariello che ha curato la prefazione del libro. “Fortunato mette in evidenza cos’è per lui l’autonomia nel Mezzogiorno. Ė una condizione della società civile affrancata dai vizi propri della classe sociale dalla quale proveniva. Questo significava a quel tempo creare le condizioni di autonomizzazione del ceto medio”. Di autonomia ha parlato anche lo storico Piero Craveri, Presidente Fondazione Biblioteca Benedetto Croce, per il quale “il problema dell’autonomia della società è anche quello dell’iniziativa endogena, elemento che è mancato nel Mezzogiorno”.

E ancora Maurizio Griffo, Professore Ordinario di Storia delle dottrine politiche all’Università “Federico II” Napoli, riguardo a Fortunato ha parlato di “meridionalismo nazionale e mai piagnone”. Nicola Antonetti, Presidente dell’Istituto Luigi Sturzo ha sottolineato “la visione dualistica del nostro Paese diviso in due, tema sui cui ha insistito il politico lucano e che ad oggi non è ancora risolto”. Il merito del volume di De Lucia Lumeno è che “si è tornati a parlare della questione meridionale” ha affermato Leonardo Patroni Griffi, Presidente Banca Popolare di Puglia e Basilicata. Sul credito ha parlato Vincenzo Formisano, docente di Economia e gestione delle imprese all’Università di Cassino e del Lazio meridionale, per il quale “la biodiversità bancaria è auspicabile ma anche possibile”.

Nel corso dell’evento è intervenuto anche Carlo Borgomeo, Presidente Fondazione Con il Sud, che si è complimentato per l’interessante iniziativa “perché senza memoria non c’è futuro”. A chiudere i lavori è stato Cesare Mirabelli, Presidente emerito della Corte Costituzionale.