Il superyacht di Briatore e “La schiava Isaura”
24 Maggio 2010
di redazione
Dev’essere davvero stato un duro colpo per la neomamma Elisabetta. Un’esperienza terribile. Il megayacht da 62 metri "Force Blue" – valore 20 milioni di euro – circondato dai gommoni, le sirene spianate, le Fiamme Gialle all’arrembaggio dell’imbarcadero e poi l’onta del sequestro preventivo. Per non dire delle accuse rivolte a Flavio, evasione fiscale per almeno cinque milioni di euro.
Pochi minuti per raccattare in fretta e furia nelle borse Louis Vuitton quel poco necessario per la sopravvivenza sua e del piccolo Falco-Nathan di appena due mesi, lasciar a bordo la culla, il fasciatoio, i prodotti per neonati (pannolini compresi), tutto ciò che aveva accatastato lì in quella "casa" provvisoria, allestita all’ultimo minuto e alla bell’e meglio per accogliere come si deve il piccolo Briatore. Addio cuochi, baby sitter, personal trainer e massaggiatrice. Un vero shock. Pare che dopo aver letto l’intervista rilasciata dalla Gregoraci al Corriere della Sera un costituendo comitato delle "Donne di Scampia" abbia scritto alla signora Briatore esprimendole solidarietà e invitandola a trovare riparo in uno dei "bassi", in attesa che gli interminabili lavori della casa di Montecarlo siano ultimati.
Immaginiamo quanto sia stato drammatico dover fare i conti con i finanzieri saliti sullo yacht e pregarli di fare attenzione a non rovinare i preziosi arredi che lo arricchivano. Essere costretta ad abbandonare quei tre piani con piscina, il centro benessere e quel poco che serve per non stressarsi troppo nel faticoso periodo dell’allattamento al seno… quello in cui ogni donna, pagando il sacrificio delle notti insonni e il rischio di ragadi e mastiti, comincia a capire quanto faticoso e meraviglioso sia l’essere madre. Ma potete scommetterci, Briatore in persona l’ha giurato, un responsabile si troverà, perché se è vero che "Anche i ricchi piangono" alla fine a pagarne le conseguenze è sempre "La schiava Isaura".