Il terrorista Game aveva aperto un dossier su Silvio Berlusconi
12 Novembre 2009
Adesso sappiamo che anche Mohamed Game, l’uomo che il 12 novembre scorso ha fatto esplodere una bomba davanti alla caserma Santa Barbara di Milano, si addestrava al jihad casereccio usando internet e personal computer. La polizia ha scoperto che il libico aveva aperto dei dossier su esponenti politici del governo e dell’attuale maggioranza. Game usava Google per informarsi sulla biografia, le relazioni e gli spostamenti, dei suoi bersagli. Spuntano i nomi del premier Berlusconi, di Calderoli, Maroni, La Russa e Daniela Santanchè. E poi altre caserme, siti per la fabbricazione di esplosivi e centinaia di pagine visitate prima dell’attacco contro la caserma di Milano.
“Dalle nuove notizie che si apprendono su Mohammed Game – ha detto il capogruppo del Pdl alla Camera Cicchitto – si evince che la vicenda è molto più grave di quanto non sia stato comunicato”. In effetti le notizie su arresti e operazioni delle forze di sicurezza contro singoli “lupi solitari” o cellule organizzate del terrorismo jihadista in Italia continuano a moltiplicarsi.
Sempre nella giornata di ieri, il ministro Maroni era intervenuto per annunciare l’arresto di 6 algerini (altre ordinanze di cattura sono state effettuate o sono in corso tra Europa ed Algeria); un cellula terroristica che si finanziava attraverso il riciclaggio del denaro sporco, il commercio di documenti falsi (i jihadisti italiani sono campioni in questa disciplina criminale), furti borseggi e ricettazione. Un milione di euro nel giro di tre anni.
Maroni li ha definiti “terroristi in franchising”, che sfruttano il marchio jihadista senza essere per forza collegati alle grandi centrali del terrore. Grazie alla risonanza mediatica di Al Qaeda acquistano visibilità e danno un manto ideologico, religioso, rivendicativo, ai loro comportamenti criminali. Gruppi di nordafricani, libici, algerini, egiziani, frammentati, uniti al loro interno solo da una forte coesione etnica, che non possono essere considerate delle “colonne” di una struttura portante, dopo le legnate inflitte ad Al Qaeda negli ultimi 9 anni. Questo rende complesso individuarli visto che i Paesi europei non hanno modificato le loro legislazioni come hanno fatto gli Stati Uniti con il Patriot Act.
Nuove leggi sulla intelligence e uno sforzo comune della sicurezza europea rappresentano la sola arma per difenderci da questo nemico sfuggente. L’Italia non è ancora stata colpita in modo eclatante dal terrorismo islamico, com’è accaduto alla Spagna o alla Gran Bretagna. Continua ad essere usata come luogo di transito e di finanziamento. Anche se forse oggi possiamo dire che Game mirava più in alto. Molto più in alto.