Il Tg1, Pistorius  e le regole

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Il Tg1, Pistorius e le regole

16 Luglio 2007

Ieri il Tg1 ha raccontato con toni afflitti e compunti la vicenda dell’atleta disabile Oscar Pistorius. Il corridore, a cui sono state amputate le gambe da bambino,  fila come il vento grazie a delle protesi super-tecnologiche al carbonio. Il suo sogno è partecipare alle prossime olimpiadi, ma la federazione internazionale non ha dato il su consenso. Il Tg1 ha montato il caso, mostrando le immagini del piccolo Oscar già senza gambe che si affanna nel cortile di casa a giocare con il fratello “normodotato”.
Dallo studio hanno invitato gli spettatori ad aderire all’appello in favore di Pistorius contro “i soloni della federazione”, rei di discriminare un coraggioso atleta “meno fortunato” degli altri. In questo clima avranno certamente aderito in tanti. Ma sono caduti in trappola.

Questa volta hanno ragione i “soloni” e torto i paladini del buonismo sportivo.

E’ facile infatti sollecitare lacrime e compassione per la vicenda esemplare di un bambino disabile che con la forza della volontà (e della tecnologia) arriva a sfidare i campioni della sua specialità e ora aspira alla medaglia olimpica.

Ma mettiamola così: se un centometrista al limite della follia arrivasse a farsi amputare le gambe per sostituirle con fantascentifiche protesi da corsa, sarebbe giusto farlo gareggiare con chi ha “solo” le gambe? O se un nuotatore cercasse il record facendosi amputare i piedi e innestandosi delle pinne di silicone, potrebbe partecipare ai 100 metri stile libero a Pechino?

E  quali e quante protesi la moderna biotecnologia è pronta a fornire ad atleti alla frenetica ricerca del record? Quali saranno quelle consentite e quelle no? Dove ci si ferma? Ci saranno polmoni speciali per apneisti e occhi bionici per i tiratori al piattello? E le “protesi” chimiche, il doping, come dobbiamo considerarle. Se il mio sangue mi rende “disabile” a partecipare al Tour de France, perchè non posso sostituirlo con qualcos’altro?

Pistorius non ha scelto di avere le protesi e ha tutta la nostra ammirazione per ciò che è riuscito a fare. Ma le regole valgono anche per lui o non varranno più per nessuno