Il triangolo Abruzzo-Farnesina-Libia è una realtà
07 Ottobre 2011
di I. M.
La Farnesina è stata sede, la scorsa settimana, di un importante incontro istituzionale fra il Ministro degli Esteri Franco Frattini ed il Vicepresidente della Regione Abruzzo con delega allo sviluppo economico, Alfredo Castiglione.
“Si tratta del primo di una serie di incontri – ha spiegato l’Assessore – utili a rinsaldare i rapporti fra il governo centrale ed in particolare il Ministro Frattini, e le forze sociali e politiche abruzzesi”. Dal colloquio, giudizi rassicuranti sulle prospettive di apertura della regione nei confronti della Libia, sui potenziali sviluppi commerciali con l’Albania ed il simbolico avvio di un dialogo fra il Ministero degli Esteri e le forze politiche e sociali abruzzesi proiettate verso l’estero, seguendo il ritmo crescente dell’internazionalizzazione in atto nell’area del mediterraneo.
In tema di sostegno al processo di ricostruzione di un paese martoriato da una cruenta guerra civile, il Ministro Frattini aveva già accolto con entusiasmo l’ipotesi di una “missione abruzzese nella nuova Libia” con l’avvio di interscambi commerciali e di un sostegno allo sviluppo sul piano economico, considerando il progetto una tappa importante nella ricostruzione del paese africano. In prospettiva, l’idea era quella di dar vita ad un’edizione speciale della Fiera della Ricostruzione nella capitale libica, lanciando soluzioni concrete per catalizzare un energico processo di rinascita civile, industriale, economica e sociale ed intervenendo a sostegno delle istituzioni locali nella delicata fase di transizione verso un regime democratico ed una società aperta.
“Ora è il momento di ricostruire prima ancora delle infrastrutture e delle industrie, in una nuova logica di mercato, un sistema di rapporti d’intesa che possa reciprocamente permettere alla Libia ed all’Italia una crescita equilibrata ed uno sviluppo coerente e compatibile con le basilari regole democratiche e civili”, ha sostenuto l’Assessore Castiglione nel mese di settembre.
La storia delle relazioni Italo-Libiche mette in rilievo forti vincoli economici fra le due realtà e nel sistema-paese Italia, proprio l’Abruzzo, vittima di ventitre secondi d’impeto distruttivo delle ingovernabili forze della natura, tende una mano alla vicina Libia reduce da una guerra intestina. Incentivando così un dialogo interistituzionale con le nuove forze politiche ed economiche del paese e mettendo a disposizione know-how ed expertise del sistema industriale autoctono.
Tutto ciò per “esportare” gli strumenti necessari all’avvio di un’innovativa strategia di sviluppo basata su consorzi industriali, poli d’innovazione e reti d’impresa, fungendo così da valido partner nella ricostruzione di un dinamismo economico in quella zona del Nord Africa profondamente sfigurata dai tumulti geopolitici di questi ultimi tempi.