Il tridente di Berlusconi: Corte Strasburgo, Napolitano, revisione processo
08 Settembre 2013
di Ronin
Un Berlusconi armato di tridente si prepara a sfidare la Giunta per le elezioni e immunità del Senato. Le tre punte sono il canale aperto con il presidente Napolitano (la nota del Quirinale di qualche giorno fa, giudicata distensiva da non pochi osservatori; sul tavolo c’è ancora l’ipotesi della richiesta di grazia); il ricorso alla Corte di Strasburgo dei diritti dell’uomo e alla Consulta (per dimostrare la non retroattività della Legge Severino, per Strasburgo una legge non può avere valore retroattivo); l’altro ricorso, la novità delle ultime ore, il tentativo di ottenere una revisione del processo Mediaset (lo prevedono gli articoli 629, 630 e 635 del codice di procedura penale). Il videomessaggio che avrebbe dovuto sancire la fine del Governo Letta e l’addio del Pdl alle larghe intese, per adesso, resta nel cassetto (anche se dal cassetto potrebbe uscire alla bisogna). Oggi un ruolo importante in questa partita lo giocheranno il relatore in Giunta, il senatore Andrea Augello, insieme agli altri rappresentanti del Pdl. A loro il compito di tracciare una strada o l’altra, seguendo più di un percorso contemporaneamente. Alla Giunta, con la maggioranza di senatori Pd, M5S, Sel e Scelta Civica, il compito di bocciarli, ma l’impressione è che se anche la Giunta dovesse esprimersi per la decadenza il tridente del Cav. non ne uscirerebbe del tutto spuntato.