Il Trota è una vittima: i veri colpevoli sono gli squali del suo partito

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Il Trota è una vittima: i veri colpevoli sono gli squali del suo partito

11 Maggio 2012

“Non sono mai stato in Albania, non parlo l’albanese, non ho mai vantato titoli accademici e non sono mai stato a conoscenza di quel documento (di laurea, ndr) datato 2010”. Si difende a tutto campo Renzo Bossi, alias ‘Il Trota’, dalle accuse di aver conseguito in un solo anno e con ottime votazioni, il suo diploma di laurea triennale in ‘gestione aziendale’ all’Università Kristall di Tirana, in Albania. “Nessun tentativo di ottenere la convalida del titolo in Italia” – ha altresì dichiarato Bossi Jr -, nonostante l’ambasciata italiana a Tirana avesse inviato una relazione scritta ai Pubblici ministeri milanesi che indagano sui conti della Lega in cui si dimostrerebbe il contrario.

Il web si è subito scatenato: parodie a non finire, battute ‘twitteriane’ a go-go e, dulcis in fundo, un sito appositamente dedicato: ‘trotaelode.com’, ovvero: “Non ne puoi più delle notti passate a studiare, e vorresti andare in discoteca e sfondarti di cuba libre e vodka redbull? Il tuo papà non ti regala l’Audi se prima non gli porti a casa il pezzo di carta? Dimentica le tue preoccupazioni, compila questo modulo e scarica istantaneamente il tuo certificato di laurea da stampare e appendere sopra il camino! Compila il modulo, stampa il pdf, ti sei laureato e goditi la gloria"!

Eppure Renzo Bossi è una vittima. Sì, una vittima di un partito (la Lega) sempre alla ricerca di capri espiatori, in vista di questo o di quell’obiettivo politico. In vista della sua eterna sopravvivenza. Come nel caso del deputato del Pdl Alfonso Papa, condotto agli arresti grazie al voto decisivo alla Camera del Carroccio.

Lo stesso dicasi per il Trota. Nel passaggio di consegne dal ‘cerchio magico’ bossiano al ‘barbarismo sognante’ dei maroniani, l’affaire Renzo Bossi rappresenta senza alcun dubbio il pretesto perfetto per questo cambio della guardia in salsa padana. Come se la candidatura del Trota a consigliere regionale della Lombardia non fosse stata avallata da tutta la Lega; come se l’intero partito non fosse a conoscenza di determinate dinamiche e circostanze, e soprattutto, della reale caratura politico-intellettuale di Bossi Jr.

Al di là della presunta compravendita di un diploma di laurea, non possiamo non schierarci dalla parte di Renzo Bossi, in un primo momento idolatrato quale figlio del capo supremo, ora eufemisticamente ‘spernacchiato’ dagli ultras leghisti dell’orgoglio padano del 10 Aprile scorso. Insomma, se l’alternativa sono gli squali, ora e sempre viva Il Trota!