Il viceministro Costa in visita agli operatori penitenziari del carcere di Saluzzo
02 Maggio 2014
di redazione
Non una visita di cortesia ma la mia sincera vicinanza e quindi testimonianza di condivisione per un impegno costante che anche, il 1° maggio, le donne e gli uomini della polizia penitenziaria assicurano per garantire la legalità e la convivenza, insieme con gli altri operatori penitenziari, all’interno delle nostre carceri". Questa è stata l’espressione rivolta ai poliziotti penitenziari dal Viceministro della Giustizia Enrico Costa, nel corso della visita effettuata nella mattinata della giornata dedicata alla tradizionale Festa dei Lavoratori, presso la Casa di Reclusione di Saluzzo.
Accompagnato dal Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta, Enrico Sbriglia, nonché dal direttore in missione, Claudio Mazzeo e dal Comandante di Reparto, Commissario di polizia penitenziaria Cabrini, il Viceministro della Giustizia ha espresso segni di gratitudine per l’impegno profuso dai baschi azzurri e da tutti gli operatori penitenziari, impegnati ad assicurare alle persone detenute il rispetto dei principi irrinunciabili di dignità e di recupero.
In tal modo il Viceministro ha inteso mostrare la propria vicinanza e quella del Governo a tutto il personale penitenziario che opera, con spirito di sacrificio, all?interno delle carceri italiane, ben consapevole delle difficoltà che le direzioni incontrano, riflesso del severo momento che attraversa il Paese e che richiede uno sforzo collettivo ed un?assunzione di responsabilità civica ancora più grandi rispetto al passato.
"Purtroppo la situazione delle carceri italiane è ben nota per la sua drammaticità che si riflette anche sulla qualità della vita non soltanto delle persone detenute ma anche degli operatori" ha affermato il Viceministro Costa. Il Viceministro ha visitato i diversi padiglioni penitenziari, ivi compreso quello nuovo in via di completamento, per il quale, però, si registra da alcuni mesi un blocco dei lavori che Costa ha definito "inaccettabile, posto che rischia di compromettere le opere svolte fino ad oggi, per le quali sono state spese ingenti risorse".
Il nuovo padiglione infatti, praticamente quasi del tutto completato, potrebbe ospitare circa 200 persone detenute in condizioni di dignità, di salubrità, di sicurezza. Infine, Costa ha riservato molta attenzione alla tematica del lavoro nelle carceri, visitando il laboratorio di produzione di birra artigianale inserito all’interno della casa di reclusione. "E’ necessario," ha sottolineato il Viceministro, "impegnarsi a fondo affinché i detenuti siano messi in condizione di lavorare, apprendendo conoscenze tecniche e facendo esperienze che possano poi risultare utili per i momenti successivi alla detenzione. Solo così si potrà ottenere un reinserimento in società e un consistente calo del rischio di recidiva. Ad oggi, siamo ancora molto indietro".