
Imen Jane: l’incompetenza dei “competenti”

18 Giugno 2020
Le giornate di Imen Jane si snodavano tra una storia su instagram e l’altra; tra un selfie con il politico più in voga in quel momento nell’area liberal ed un invito al Quirinale; tra un tweet in cui trattava con sufficienza chi non aveva una laurea ed uno in cui derideva chi pure ne aveva una, ma in musica e spettacolo.
Insomma, il classico profilo social del classico influencer “impegnato” appartenente all’area liberal, che fa delle Università frequentate – più sono prestigiose, più sono private, più sono care e meglio è – e dei titoli accademici conseguiti presso queste stesse Università gli unici parametri necessari ed utili a misurare il valore di una persona. Solo un’eclatante scoperta di Dagospia poteva sconvolgere questo quadretto ed, effettivamente, lo ha fatto: il sito fondato da Roberto D’Agostino, infatti, ha scoperto che Imen Jane non è un’economista e non possiede la laurea in economia aziendale che millantava sui suoi canali social e sulla visura camerale di Will Italia, azienda della quale è co-fondatrice.
Questo “scherzetto” è costato alla ventiseienne di Varese non solo le dimissioni da tutti i suoi incarichi in Will Italia, ma anche meme e vignette più o meno divertenti su quegli stessi canali social che l’hanno portata sotto la luce dei riflettori.
Del resto, chi la fa, l’aspetti.
Ad ogni modo, speriamo che, a seguito di questa vicenda che l’ha riguardata così da vicino, Imen Jane si renda conto che le persone non sono solo le Università che frequentano, gli studi che scelgono (o non scelgono), gli esami che sostengono, i voti che prendono ed i titoli accademici che conseguono. Speriamo che capisca che l’intelligenza, la cultura e le capacità non si misurano solo – semmai anche – grazie ai titoli di studio. Speriamo comprenda che sarebbe stato molto meglio chiedere scusa ai suoi seguaci, invece di paragonarsi a personaggi come Steve Jobs o Bill Gates, i quali – è doveroso sottolinearlo – non hanno mai nascosto di aver abbandonato gli studi o di non averli proprio iniziati.