Immigrati. Moratti: “Non mi pento e non rinnego quanto affermato ieri”

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Immigrati. Moratti: “Non mi pento e non rinnego quanto affermato ieri”

11 Maggio 2010

"Non rinnego assolutamente niente di quello che ho detto ieri, non mi sono pentita ma il ragionamento che avevo fatto era più complesso". Lo ha affermato il sindaco di Milano Letizia Moratti, intervenendo su Canale 5 a La Telefonata di Maurizio Belpietro, a proposito delle sue affermazioni sull’immigrazione.

"Noi – ha spiegato il primo cittadino del capoluogo lombardo – a Milano e normalmente nelle città del Nord vediamo che gli autori di otto reati su dieci commessi da extracomunitari sono clandestini. Noi al governo abbiamo chiesto di prevedere l’espulsione anche nei casi di clandestini con altri procedimenti in corso, perchè attualmente i clandestini che hanno procedimenti pendenti per altri reati non possono essere espulsi fino alla conclusione del processo per gli altri reati, e quindi di assorbire anche i reati predatori come furti, scippi e rapine nelle norme sulla clandestinità, in modo che sia possibile l’espulsione immediata anche quando la persona clandestina deve rispondere alla giustizia italiana di altri reati. Il paradosso è che un clandestino irregolare se commette un altro reato deve rimanere in Italia. Come faccio a spiegarlo ai miei cittadini che mi chiedono sicurezza?".

"Il binomio inscindibile – ha concluso Moratti – è unico: accoglienza, solidarietà, integrazione e rigore e rispetto delle leggi".