
Immigrati, Quagliariello a Maroni: Dramma epocale impone verità

08 Giugno 2015
di redazione
"Il presidente Maroni pensa di risolvere minacciando i sindaci e attaccando il ministro Alfano un dramma di dimensioni epocali che certamente va affrontato in sede internazionale ma che impone preliminarmente una scelta di campo: o si sta dalla parte dell’olocausto del terzo millennio o ci si assume la responsabilità di un Paese civile". Lo dichiara Gaetano Quagliariello, coordinatore nazionale di Ncd. "Di fronte alle paventate ritorsioni del sedicente autonomista Maroni, che dopo aver tanto protestato contro il centralismo vorrebbe imporne uno nuovo di stampo regionale – prosegue -, ci si rende inoltre conto di quanto sia importante non confondere il riformismo con la rottamazione dello Stato e delle sue articolazioni, e di quanto istituzioni come quelle prefettizie rappresentino la irrinunciabile spina dorsale che tiene insieme il Paese nei momenti di difficoltà. Abbiamo da fronteggiare le conseguenze umanitarie di sconvolgimenti di enorme portata. Non crediamo sia il caso di buttarla sulle sparate, ma se proprio il presidente Maroni ci tiene a rivendicare il merito passato di un presunto blocco degli sbarchi, sono i numeri a dimostrare che in proporzione al periodo lui non ha bloccato proprio niente perché ci sono momenti nei quali bloccare la storia è impossibile. E se anche i dati non bastassero utilizziamo la sua dichiarazione sullo stato di emergenza del 7 marzo 2011, quando l’allora ministro Maroni pose il problema di come ‘fronteggiare l’eccezionale afflusso di migranti’. Se gli sbarchi erano stati bloccati – conclude Quagliariello -, evidentemente l’afflusso si era verificato via deltaplano…".