Immigrazione. Corte Ue: si può perdere stato di rifugiato
02 Marzo 2010
di redazione
Una persona può perdere lo status di rifugiato quando le circostanze che giustificavano il "fondato timore di essere perseguitata abbiano cessato di sussistere nel Paese terzo". Ma questo cambiamento delle circostanze deve avere un "carattere significativo e una natura non temporanea". È quanto sottolinea una sentenza emessa oggi dalla Corte di giustizia europea del Lussemburgo chiamata ad esaminare un caso sollevato in Germania per alcuni cittadini iracheni.
"Una persona – si legge nella sentenza della Corte – perde tale status quando, a seguito di un cambiamento delle circostanze avente un carattere significativo e una natura non temporanea, occorso nel paese terzo interessato, vengono meno le circostanze alla base del fondato timore di essere perseguitata e non sussistano altri motivi di timore".
I giudici tedeschi avevano ritenuto, riguardo al cambiamento sostanziale della situazione in Iraq, che gli interessati fossero ormai al riparo dalle persecuzioni subite sotto il precedente regime e che non sarebbero stati esposti a nuove minacce di persecuzione, fortemente probabili, dettate da altri motivi. La Corte amministrativa federale, investita del problema, si è poi rivolta alla Corte di giustizia Ue per l’interpretazione delle disposizioni della direttiva 2004 relativamente alla perdita dello status di rifugiato.