Immigrazione: da Minniti a Di Maio tutti a fare la destra

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Immigrazione: da Minniti a Di Maio tutti a fare la destra

26 Agosto 2017

Che gli scontri tra immigrati e polizia avvenuti a Roma in seguito allo sgombero dello stabile in via Curtatone nei pressi di Piazza Indipendenza siano il segno evidente di una situazione da tempo sfuggita di mano alle istituzioni, il Comune di Roma come il Governo, è sotto gli occhi di tutti. Del resto anche i grillini hanno rincorso per troppo tempo il mantra renziano della accoglienza ‘senza se e senza ma’, salvo poi, come ha fatto il vicepresidente della Camera, Di Maio, dire che a Roma bisogna pensare ai romani: “Non possiamo usare ancora una volta questa questione per attaccare la Raggi perchè è vero che la Raggi si deve occupare dell’emergenza migranti ma si deve occupare soprattutto dei romani”. Roma First? L’impressione è che si spinga ancora una volta l’acceleratore politico del ‘movimento’ a destra, come, del resto, sta cercando di fare il Pd. 

Dunque lasciamo stare le prevedibili petizioni che circolano già sul web a nome di una “Roma antirazzista, antifascista e solidale”, in cui ci si chiede “perché la Capitale da anni non riesce a varare un piano per l’accoglienza”. La domanda è pertinente ma gli estensori dell’appello dovrebbero rivolgerla a chi, proprio a sinistra, ha preceduto la Raggi alla guida del Campidoglio. Più d’uno. Cosa ha fatto la sinistra romana sull’immigrazione? Anche l’amministrazione Raggi non pare aver brillato di efficienza. Il Comune di Roma ha cercato di utilizzare la rete garantita dal sistema SPRAR per la protezione e l’accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati ma, secondo un articolo pubblicato da Avvenire, la giunta è riuscita ad affidare solo una parte dei posti previsti. Certo, i posti disponibili nelle strutture sono quelli che sono. Tuttavia, è anche vero, come ha sottolineato il capo della Polizia Gabrielli, che “il tema delle occupazioni non si risolve con gli sgomberi ma trovando soluzioni alternative”. A quali soluzioni alternative ha pensato il Comune di Roma prima dello sgombero? 

Situazione che, considerando tutto quello che è successo in questi giorni, sembra improbabile che sia stata gestita all’oscuro del ministero dell’Interno, tanto più quando si è trasformata in una questione di ordine pubblico. Abbiamo sempre scritto, e lo ripetiamo, che ai richiedenti asilo, quando viene provato che scappano da guerre o persecuzioni religiose o sessuali, bisogna dare accoglienza e protezione, ma ripensando alla vicenda di Piazza Indipendenza, al pugno duro dei Minniti al governo e dei Di Maio all’opposizione, ancora una volta l’impressione è che più si avvicina il voto, più si avvicinano le elezioni, più sentiremo dichiarazioni come quella del vicepresidente della Camera sulla Raggi che deve pensare ai romani. Vale anche per il Pd, partito di maggioranza di esecutivi che non avendo saputo governare come si deve il fenomeno migratorio adesso cercano di inseguire le parole d’ordine della destra. Solo che la destra, quando ha governato, quelle parole le ha trasformate in fatti. L’originale insomma è sempre meglio delle copie. E gli elettori, e i romani, a nostro modesto parere se ne ricorderanno nelle urne.