Immigrazione, il Pdl pronto al referendum contro la legge toscana
03 Giugno 2009
di redazione
Lo aveva annunciato il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano, lo ha ribadito il ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli: il governo è pronto a impugnare la legge sull’immigrazione voluta dalla giunta regionale toscana e approvata dal consiglio regionale coi voti della maggioranza di centrosinistra.
Non solo: contro la norma che estende una serie di diritti (dall’assistenza sanitaria a quella sociale) anche agli immigrati clandestini il Pdl che in Aula ha portato avanti una durissima battaglia presentando oltre centro emendamenti al testo presentato dalla giunta toscana, raccoglierà le firme per un referendum abrogativo. La campagna partirà la prossima settimana, spiega il capogruppo di An-Pdl Roberto Benedetti, proprio mentre Matteoli fa sapere che proporrà al Consiglio dei Ministri di impugnare la legge approvata lunedì scorso a Palazzo Panciatichi.
”Apprendiamo con soddisfazione – afferma Benedetti – della celerità con cui il ministro intende portare all’attenzione del Cdm questa incresciosa legge regionale”. Per la consigliera regionale Giuliana Baudone (An-Pdl), la “sinistra toscana vuole prendere in giro i toscani” perché viene “omesso il fatto che il provvedimento della Regione Toscana non riguarda gli immigrati, ma riguarda i clandestini”.
Difendono invece la legge Roberto Musacchio, europarlamentare di Sinistra e Libertà, candidato per Strasburgo nella circoscrizione centro e Martina Nardi, vicesindaco di Massa, candidata per Sinistra e Libertà nella stessa circoscrizione. ”Le accuse di Matteoli sulla nuova legge regionale sull’immigrazione della Toscana – sostengono – sono pretestuose. Al contrario, queste norme rappresentano un passo importante per stabilire politiche di integrazione e inclusione sociale a favore di una fascia di popolazione debole, come quella dei migranti”.