Immigrazione. L’Italia accoglie la Pinar dopo il rifiuto di Malta

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Immigrazione. L’Italia accoglie la Pinar dopo il rifiuto di Malta

19 Aprile 2009

Dopo quattro giorni si è sbloccata la situazione del cargo turco Pinar che, giovedì scorso, ha salvato 140 migranti su due barconi in balia del mare nel Canale di Sicilia: il mercantile è stato autorizzato a dirigersi verso Porto Empedocle (Ag) dove attraccherà domani.

La Farnesina ha precisato che il ministro dell’ Interno Roberto Maroni e quello degli Esteri Franco Frattini, in stretto coordinamento con il presidente del Consiglio, "sono giunti alla determinazione di accogliere in Italia gli immigrati presenti nella nave, tenuto conto della perdurante indisponibilità del Governo maltese malgrado le sollecitazioni rivoltegli dal presidente della Commissione europea Barroso".

La decisione è arrivata dopo il tentativo di Berlusconi di risolvere con Malta la vicenda. Berlusconi ha parlato al telefono sia con il premier maltese Gonzi, sia con Barroso, poi la scelta di sbloccare la situazione sulla base di motivazioni umanitarie. È stato forte, infatti, l’allarme lanciato dai medici che sono saliti a bordo per alcuni casi di varicella, di persone con febbre alta e disidratate, infreddolite ma importanti anche le pressioni politiche, della Chiesa agrigentina e di diverse organizzazioni, tra cui l’Unhcr.

Sulla nave c’era anche il cadavere di una donna incinta, morta prima che il barcone su cui navigava venisse soccorso dall’equipaggio turco. Il corpo in decomposizione, messo su una scialuppa trainata e sul quale i gabbiani attirati dal forte odore si sono trasformati in avvoltoi, è stato poi trasferito su una motovedetta diretta a Lampedusa.

Mentre naviga verso la Sicilia il mercantile lascia una scia di polemiche tra Malta e Italia che dovranno essere risolte. Il primo ministro maltese Lawrence Gonzi stamane ha detto: "Malta pretende l’appoggio della Ue nella questione della Pinar". "La procedura di soccorso effettuata da Malta – ha aggiunto – è sempre stata la stessa. Abbiamo coordinato tutto come vuole la prassi in situazioni come queste. Ma il porto più vicino è Lampedusa, dunque devono essere trasferiti lì". "Malta sopporta – ha concluso – l’enorme peso del fenomeno dell’ immigrazione clandestina. Questo è un problema della Ue, e adesso tocca all’Unione appoggiare Malta in questa situazione".

Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni ha criticato il comportamento del governo maltese "d’essere scorretto e censurabile", ed ha annunciato di aver chiesto al commissario Ue per la sicurezza, dopo aver parlato con Berlusconi e Frattini "una riunione urgente del Consiglio dei ministri dell’Interno per definire una volta per tutte questa annosa questione".

La decisione di accogliere la nave, dunque, "è stata assunta – spiega la Farnesina – esclusivamente in considerazione della dolorosa emergenza umanitaria verificatasi a bordo del mercantile, e non deve in alcun modo essere intesa né come un precedente né quale riconoscimento delle ragioni addotte da Malta nella vicenda". "Il Ministro Maroni, infatti sta già predisponendo un dettagliato dossier sul caso, che sarà portato agli inizi della prossima settimana alla diretta attenzione della Commissione Europea, affinchè quest’ ultima intervenga per assicurare una soluzione politica".

Sul mercantile che trasporta grano sono riusciti a salire, dopo una traversata in gommone tre giornalisti, Franco Viviano, di Repubblica, Karl Hoffman, di una Tv tedesca e l’inviato del programma Le Iene Luigi Pelazza. I cronisti hanno testimoniato la situazione "tragica" dei migranti a bordo. La guardia costiera, con motovedette partite da Lampedusa e un elicottero, ha fatto diversi viaggi dall’isola al Pinar portando due team di medici. Anche ufficiali della capitaneria di porto sono saliti a bordo per controllare la situazione.

Sono stati portati oltre tremila litri di acqua, scarpe, coperte, vestiario, viveri. E sul cargo è salita anche una ginecologa per visitare le donne e le due incinte. Poi su una motovedetta sono stati fatti salire una donna incinta e alcune persone con patologie più serie, in tutto una ventina, che saranno portate a Lampedusa. Per i medici non potevano attendere oltre.