Immigrazione, Lupi: “Salvini non insulti il Papa, c’è un limite di umanità sotto cui non scendere”

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Immigrazione, Lupi: “Salvini non insulti il Papa, c’è un limite di umanità sotto cui non scendere”

17 Giugno 2015

“Salvini eviti gli insulti al Papa”, a dirlo il capogruppo alla Camera di Ncd-AP, Maurizio Lupi. “Sul problema dell’immigrazione ci si può e ci si deve confrontare, si può anche polemizzare aspramente, ma un conto è l’immigrazione clandestina, un altro sono i profughi che vivono il dramma di un esodo di massa da zone di guerra e di persecuzione. Il richiamo del Papa al dovere dell’accoglienza è un appello alla sensibilità per l’umano che è, o che dovrebbe esser in ciascuno di noi”, prosegue Lupi.

 

“Scendere sotto quel livello minimo di pietas per cui sento che è giusto soccorrere una persona in grave stato di bisogno vuol dire abbassare non il livello del dibattito politico ma quello dell’umanità. Salvini non sente il bisogno di chiedere perdono di nulla, beato lui, di solito questo succede a chi sta diventando cinico o a chi è insensibile. Spero e mi auguro che non sia così”, conclude.

 

All’appello pronunciato da Papa Francesco in Piazza San Pietro, “a chiedere perdono per le persone e le istituzioni che chiudono la porta a questa gente che cerca vita, una famiglia, che cerca di essere custodita”, Salvini aveva risposto chiedendosi “Quanti rifugiati ci sono in Vaticano?”, distinguendo tra rifugiati e altri migranti e aggiungendo “non abbiamo bisogno di essere perdonati”.

 

Il Santo Padre ha chiesto di pregare “per tanti fratelli e sorelle che cercano rifugio lontano dalla loro terra, che cercano una  casa dove poter vivere senza timore, perché siano sempre rispettati nella loro dignità", e ha incoraggiato “l’opera di quanti portano loro un aiuto”. Ma per Salvini: “Sono curioso di vedere se a Torino il Papa incontrerà qualche sfrattato torinese”.