Immigrazione, nel 2016 sono aumentate le richieste di primo asilo in Grecia, Germania e Italia
16 Marzo 2017
Le richieste di asilo nel 2016 sono aumentate del 339 per cento in Grecia (38.500 in più dell’anno precedente), del 63 per cento in Germania (280.900) e del 46 per cento in Italia (37.900 in più). Calano soprattutto in Svezia (meno 86 per cento), Finlandia (meno 55 per cento) e Austria (meno 53 per cento). Il numero più alto delle domande in proporzione alla popolazione è detenuto dalla Germania (8.789 prime domande di asilo ogni milione di abitanti), mentre il più basso è in Slovacchia (18 applicanti ogni milione di abitanti).
Nel 2016, aggiunge Eurostat, il 28 per cento di chi ha fatto richiesta di primo asilo era di nazionalità siriana, mentre il 15 per cento di nazionalità afgana. Non si tratta di numeri sparati a csao, ma di dettagli fondamentali che danno l’idea di quello che sta succedendo in Occidente, di quanto tutto ciò stia cambiando la faccia della nostra società e di quanto poco se ne parli.
Intanto il discusso Centro di accoglienza di Mineo in Sicilia “va verso la fase di superamento” ed ospiterà in futuro “aree dedicate alle fasce più deboli, in particolare per l’accoglienza dei minori visto che in Sicilia è un problema. L’intendimento è, comunque, quello di riuscire ad avere un alleggerimento numerico di queste strutture perchè non ci può essere una buona gestione nei grandi centri e questi non fanno bene nè ai terrtori nè ai migranti”. Lo ha affermato il Capo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno, prefetto Gerarda Pantalone nel corso di una audizione presso la Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza e di identificazione ed espulsione. Oggi, ha spiegato la responsabile del dipartimento migranti del Viminale, sono attivi 4 hot spot nel nostro paese con 1600 assistiti.
Cinquecento a Lampedusa, 400 a Trapani, 300 a Pozzallo e 400 a Taranto mentre sono in corso i lavori per apertura di altre aree attrezzate quali una ex caserma a Messina per 800 nuovi posti, pronta già per giugno. A Palermo sono in corso anche i lavori per la realizzare di un hot spot per un totale di 150 posti. Nuove strutture sono previste anche in Calabria con 1600 posti a Corigliano Calabro, 800 a Crotone e 400 a Reggio Calabria (pronti tra ottobre e novembre prossimi), e in Sardegna dove si sta, invece, pensando ad hot spot mobili da trasferire nei porti dove sbarcheranno le navi con a bordo i migranti).