Immigrazione, Quagliariello: Su cittadinanza superficialità sconcertante, daremo battaglia
29 Novembre 2015
di redazione
"Abbiamo un premier giacobino che applica alla perfezione la lezione di Gramsci sullo iato tra la realtà e la sua rappresentazione, e che affronta con sconcertante superficialità temi di rilievo epocale". Lo ha detto Gaetano Quagliariello, senatore e fondatore di ‘Idea’, intervenendo a Orvieto all’incontro ‘Uniti si vince’ promosso da diverse organizzazioni su iniziativa di Carlo Giovanardi, e al quale hanno preso parte tra gli altri Andrea Augello, Luigi Compagna, Vincenzo Piso ed Eugenia Roccella. "Pensiamo ad esempio – ha affermato Quagliariello – al tema della difesa del nostro stile di vita di fronte alla minaccia del terrorismo islamico: non si può difendere il diritto all’aperitivo se non si comprende che c’è qualcosa che viene prima e su cui non si può transigere e cioè la nostra identità, le nostre radici, altrimenti tutto diventa incredibilmente superficiale. Pensiamo al discorso con cui Renzi ha proposto di dare 500 euro a ogni diciottenne, dimostrando di voler usare un’emergenza in chiave di consenso contingente. Pensiamo infine al fatto che mentre si parla con pressappochismo di incentivare la cultura, si promuove una legge sulla cittadinanza che non prevede nessun elemento di adesione a un sistema di princìpi, nessuna scelta di appartenenza, con il rischio ulteriore di creare conflitti anche fra le diverse generazioni di immigrati perché avremo figli cittadini e padri che non lo sono. Su questo – ha concluso – da martedì al Senato daremo battaglia".