Immigrazione. Scoperto appartamento abitato da 27 cinesi in 45 metri quadri
05 Maggio 2009
di redazione
Un appartamento dormitorio con 27 posti letto è stato scoperto dagli agenti del Commissariato Sempione guidato da Antonio D’Urso in via Mussi 10, cuore della Chinatown milanese. Un monolocale con tanto di cantina dove, tra un groviglio di fili elettrici penzolanti e nessuna finestra da cui ricevere luce, cambiare aria o fuggire in caso di incendio, sono stati scoperti 16 cittadini cinesi.
Dodici quelli, senza documenti ma pronti a pagare, tra i 10 e i 20 euro, per dormire ogni notte. Una sistemazione temporanea per uomini e donne capaci anche di seguire le regole scritte del dormitorio: rispettare l’orario della colazione, buttare la spazzatura e non disturbare i vicini.
È stato indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ma risulta irreperibile, il 50enne cinese che riscuoteva il denaro dei clienti. L’appartamento, di proprietà di un italiano, è stato sequestrato in via preventiva. Nessuna responsabilità, però, dell’uomo che aveva affittato il monolocate tramite agenzia e aveva già presentato un esposto appena venuto a conoscenza della situazione.
L’operazione, realizzata con la collaborazione dei poliziotti di quartiere, ha portato complessivamente a controllare 64 cinesi che vivono tra via Rosmini e via Sarpi. Tre stranieri sono stati accompagnarli in Questura per l’identificazione.