“Immunità. L’opposizione voti con noi”

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“Immunità. L’opposizione voti con noi”

“Immunità. L’opposizione voti con noi”

21 Febbraio 2011

“Riforma dell’immunità parlamentare con l’opposizione, quindi con la maggioranza dei due terzi in Parlamento”. Dopo la presa di posizione a favore dell’approvazione del ddl costituzionale bipartisan Chiaromonte-Compagna da parte del senatore Silvio Sircana (Pd), il vicecapogruppo vicario del Pdl al Senato, Gaetano Quagliariello, rilancia.

Allora si riparte al Senato con l’immunità?

“Penso che la presa di posizione di Sircana sia importante e tanto più significativa perché viene dall’ex portavoce del presidente Prodi, il cui governo fu fatto cadere da un’iniziativa giudiziaria della magistratura (nei confronti dell’allora ministro della Giustizia e di sua moglie) che poi è finita in nulla, ed era partita da un pm che non poteva avere la competenza territoriale sul caso”.

La storia, insomma, secondo lei, si ripete?

“ll partito giustizialista (che non deve essere confuso con tutta la magistratura) non ha come "nemico" solo Berlusconi e il centrodestra ma anche la sinistra. Atti giudiziari e sentenze sono usati a volte contro i normali processi decisionali della politica. Per questo quella dell’immunità è una riforma costituzionale che si può e deve fare mettendo in campo una maggioranza dei due terzi, in modo da evitare il referendum confermativo”.

Quindi: riforma con l’opposizione?

“L’opposizione deve comprendere che la reintroduzione dell’immunità parlamentare — che non vuol dire impunità — è una riforma di sistema. Di sistema, non di parte, né di potere. Garantisce l’equilibrio tra le
istituzioni così come l’hanno pensato i Costituenti, e voglio sottolineare che essa garantisce anche l’autonomia della magistratura: voglio dire che garantisce l’ordine giudiziario dalla deriva cui assistiamo verso l’irresponsabilità”.

Cosa intende con irresponsabilità?

“La magistratura che ha in mano lo strumento dell’obbligatorietà dell’azione penale e ha la polizia giudiziaria al proprio servizio, oltre a fare ricorso, nell’applicazione della legge, ad una giurisprudenza creativa, diventa avulsa da qualsiasi bilanciamento. Se non c’è a monte un filtro che garantisca la sovranità della rappresentanza popolare in Parlamento, la magistratura diventa, in una parola, irresponsabile”.

Scusi, ma di questa riforma, già si parlava l’anno scorso, e ancora l’anno prima, però non s’è fatta…

“Adesso la situazione è cambiata, la maggioranza c’è sia al Senato che alla Camera”.

(Tratto da Corriere della Sera)