Imu e Iva, senza coperture si può solo rimandare
14 Luglio 2013
di redazione
Imu e Iva, il Governo è sempre in cerca delle coperture. Fassina, D’Alia e Delrio smentiscono manovre aggiuntive per il 2013 ma ci si interroga su come garantire l’esenzione Imu sulla prima casa come pure su un ulteriore posticipo dell’Iva al primo gennaio. "Non c’è nessuna manovra correttiva in vista," dice il viceministro Fassina, "Sarebbe un provvedimento autolesionista perché, oltre ad aggravare la recessione, aumenterebbe il debito pubblico". Le coperture ammontano a 5 miliardi, 1 per evitare l’aumento di un punto dell’Iva tra ottobre e dicembre, 4 per l’abolizione totale della tassa sulla casa. Se passerà invece il modello "rimodulatorio" dell’Imu serviranno meno risorse. Il vertice di giovedì prossimo tra governo e maggioranza dovrà sciogliere il nodo di gordio o perlomeno dettare una linea da seguire dopo l’estate. Tra le voci utili alle coperture ci sarebbe l’idea di tagliare nella selva oscura di quegli 800 miliardi di euro di spesa pubblica che però appaiono intoccabili. L’impressione quindi è che in un modo o nell’altro si prenderà tempo, si rimanderanno tassa sulla casa e Iva finché sarà possibile, in una continua proroga che fa storcere il naso a molti osservatori. Ragionandoci su, però, in fondo il Governo non si sta comportando molto diversamente dagli italiani. Anche il cittadino medio oggi deve fare i conti con soldi che non ci sono e sperare che l’estate senza vacanze passi e si riprenda a lavorare. L’Italia è nelle stesse condizioni, non ci sono soldi e in fondo si può soltanto aspettare.