Imu, Pd ci prova ma poi ritira emendamenti
08 Ottobre 2013
di redazione
Imu, il Pd ci prova ma alla fine si ritira. L’ala lettiana e governista ottiene che i deputati democrats alla fine ritirino gli emendamenti che avrebbero colpito i proprietari di prime case con rendita catastale superiore a 750 euro. Secondo Marco Causi, capogruppo dem in commissione Finanze, gli emendamenti sono stati ritirati in cambio di nuove rassicurazioni dell’esecutivo su Service tax e tutela delle famiglie che vivono in in affitto". Entro dicembre, Letta dovrebbe rispettare l’accordo con il Pdl sulla cancellazione della seconda rata dell’Imu su prime case, terreni agricoli e fabbricati rurali. Il capogruppo Brunetta commenta, "Se qualcuno immagina o sarà tentato di spostare l’asse della grande coalizione a sinistra si sbaglia", dice il capogruppo del Pdl alla Camera, Renato Brunetta. Dopo il voto di fiducia, dunque, i moderati del Pd frenano l’ala sinistra del partito che chiedeva di cambiare le carte in corsa, favorendo maggiormente lavoratori e consumatori. Per cancellare la seconda rata Imu servono 2,4 miliardi, mentre il Tesoro si assesta sui 2 miliardi per la manovra che contenga le misure per rispettare il patto di stabilità e finanziare la cassa integrazione in deroga.