Imu, Tasi e le chiacchiere di Padoan sulle tasse
16 Giugno 2016
Secondo il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan il governo dà un “sollievo fiscale” agli italiani con i tagli su Imu e la Tasi. “I conti pubblici già tengono conto di una copertura strutturale di questi tagli di tasse e di altri,” ha detto Padoan. A chi gli chiedeva se si potrà tagliare l’Irpef sul ceto medio dal 2017, però, Padoan ha risposto “vedremo il momento in cui dovremo decidere complessivamente sulla legge di stabilità”. Il Pd, intanto, promette di andare con i banchetti in piazza al grido di giù le tasse.
Ma, come si dice a Roma, famo a capisse. “La Tasi la pagheranno tutti quelli che sono proprietari di più di un immobile” ricorda Paolo Righi, presidente della federazione degli agenti immobiliari italiani. “Il premier è sempre molto ottimista”, nonostante la riduzione “dal 2011 ad oggi la tassazione sulla casa è passata da 9,5 miliardi ai quasi 25 miliardi. Renzi ha fatto una buona cosa a riportarla vicina ai 20 miliardi, ma la strada è ancora lunga”. “Chi ha una seconda casa può averla ereditata e oggi infatti ci ritroviamo con proprietari senza reddito, che non hanno possibilità di pagare le tasse sugli immobili ereditati: su questo il legislatore, o meglio il ‘tassatore’ dovrebbe riflettere e ragionare”.
“La Imu è stata eliminata sulle case agricole, ma non sui terreni, che scontano la tassazione ordinaria”, aggiunge Righi. In conclusione “c’è sempre un forte interesse degli italiani per la casa, anche per quella delle vacanze, e quest’anno infatti andranno meno all’estero, preferendo gli appartamenti che possiedono o che affittano nel nostro Paese”. Cioè proprio quelli tassati.
Anche il centro studi della CGIA di Mestre ricorda che sebbene sia stata eliminata la Tasi sull’abitazione principale, a giugno i contribuenti saranno comunque chiamati al versamento della prima rata della Tasi e dell’Imu sui seguenti immobili: seconde case a disposizione, quelle locate, gli immobili strumentali e le abitazioni principali di lusso. C’è poi il versamento della Tari (Tassa rifiuti), stabilito dai comuni. Dall’analisi dei bilanci consolidati dei Comuni elaborati dall’Istat, si è stimato che il gettito complessivo della Tari per l’anno in corso sia di 8,2 miliardi di euro: pertanto, dividendo questo importo per 4, si arriva a stimare il gettito medio della Tari in circa 2 miliardi di euro per ciascuna rata.
Tra ritenute Irpef, Tasi, Imu, Ires, Iva, Irpef, Irap, addizionali comunali/regionali Irpef, e altri balzelli vari, le imprese e le famiglie italiane dovranno versare ben 51,6 miliardi di euro di tasse. Di questi, 34,8 miliardi finiranno nelle casse dell’erario, 11 in quelle dei Comuni e 5,3 in quelle delle Regioni. Viene da chiedersi precisamente in cambio di quali servizi per i cittadini. Solo dal pagamento del diritto annuale alle Camere di Commercio, per dire, gli enti camerali incasseranno dalle imprese 500 milioni di euro. Per cui fa benissimo il Pd a fare i banchetti contro le tasse, peccato sia il partito di maggioranza che esprime il capo di questo governo. Bravo a lanciare slogan, meno a tagliare veramente le tasse.