In Abruzzo il freddo non concede tregua, serve la collaborazione del Governo

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In Abruzzo il freddo non concede tregua, serve la collaborazione del Governo

08 Febbraio 2012

Il gelo siberiano continua a flagellare incessantemente Europa, Italia ed Abruzzo,  ma non manda in letargo  polemiche e recriminazioni. La guerra di tutti contro tutti  sul fronte politico continua imperterrita, cavalcando persino l’onda dello stato emergenziale in cui versa la regione, che da quasi trent’anni non sperimentava condizioni meteo analoghe. Ma strumentalizzare demagogicamente  la situazione per trovare cavilli attorno a cui costruire una strategica propaganda politica, scaricando il pesante fardello delle responsabilità in un ping-pong  fra enti ed istituzioni, di certo non è funzionale alla soluzione dei problemi dei cittadini in un momento in cui è prioritaria la tempestività d’azione.

Il Governatore Gianni Chiodi non ci sta, non perde tempo dietro alla scia d’inutili demagogie, sinonimo di quella cattiva politica che induce alla negazione della politica stessa, spingendo le coscienze cittadine tra le grinfie dell’antipolitica. Sbloccare le autostrade, regolarizzare il servizio del trasporto pubblico, ripristinare le numerose utenze Enel  rimaste prive di energia  sul territorio, chiedere un energico intervento dell’esercito, verificare efficienza e corretto funzionamento delle strutture sanitarie: tutto questo significa essere operativi  ed al servizio dei cittadini abruzzesi, dando  per primo il buone esempio.

Intanto le previsioni meteo non lasciano aperti spiragli di miglioramento, preannunciando, al contrario, l’arrivo di una nuova ondata di gelo siberiano, nevicate a bassa quota e temperature ancor più rigide, con un picco fra le giornate di venerdì e sabato. Insomma, Burian, il gelido vento siberiano non trova pace, continuando il suo tragitto. La preghiera del premier  Monti  all’Italia è quella di affrontare l’allarme neve ed il conseguente stato emergenziale con  impegno più incisivo, per la tutela della pubblica e privata incolumità.

Speriamo che  il Professore ascolti le parole del presidente Chiodi  che, proprio per affrontare insieme  il capitolo emergenza maltempo, ha chiesto la possibilità di un incontro. Parlare di fondi straordinari ed assicurarsi l’appoggio del Governo nel fronteggiare le difficoltà in loco, queste le ragioni dell’incontro. “Le regioni italiane, anche su nostra sollecitazione, hanno chiesto di incontrare il Presidente del  Consiglio dei Ministri. C’è bisogno di fondi straordinari e di un ausilio a tutto campo”.

Riferendosi all’evolversi degli eventi climatici, il governatore prosegue: “Leggendo i bollettini meteo, sembrerebbero aumentare le probabilità di una recrudescenza del fenomeno nevoso da qui a venerdì. I sindaci ed i presidenti di provincia, le prefetture  e la protezione civile regionale rischiano di non avere le forze per far fronte a questa nuova ondata di maltempo veramente eccezionale che sta  colpendo praticamente tutta l’Italia”.