In Abruzzo il Pdl vincerà con i valori e il buongoverno
14 Febbraio 2013
Tanti gli spunti di riflessione e le deduzioni tratte dagli appuntamenti sull’agenda della campagna elettorale Pdl in Abruzzo, a dimostrazione che il fulmine a ciel sereno che ha scosso lo specchio di cielo sovrastante il Vaticano con incertezza e turbamento ed il ritorno in scena di abili condottieri che con parole sibilline hanno lasciano trapelare proiezioni ed intenzioni future e seminato ‘pillole di saggezza’ frutto di preghiera e ritiri spirituali, non turbano affatto idee e programmi di chi al buongoverno ed alla politica vera e sana ci crede ancora.
Superare le divergenze d’opinione con coscienza e forte senso di responsabilità è sinonimo di avere a cuore l’interesse della regione e l’intenzione di fronteggiare con schieramento compatto la sfida politica più significativa per il futuro dell’Italia, l’agguerritissima campagna elettorale fra due visioni antagoniste dell’uomo, dell’azione politica e del mondo in genere. Vincere sul campo non è poi così difficile per chi con coscienza nitida ha sempre investito energia ed impegno per raggiungere gli obiettivi prefissati e questo il Presidente Chiodi lo sa bene.
Il ‘suo Abruzzo’, menzionato negli ultimi tempi per l’equilibrio di bilancio, il risanamento dei conti e la riduzione di costi di politica e delle tasse, ha ricevuto plausi dalla stampa nazionale e dagli esponenti del partito centrale in tour nei giorni scorsi per sostenere la corsa alla camera ed al senato. Energia ed entusiasmo nell’aria danno la giusta carica per portare a termine la missione con dedizione e convincimento. Il ‘caso Abruzzo’ è ormai un paradigma di successo e non è affatto una casualità che i sondaggi sul consenso politico abbiano rilevato un’elevata percentuale di simpatizzanti proprio nella regione in cui l’amministrazione di centrodestra si è maggiormente prodigata, dimostrando l’esistenza di un partito vivo, dinamico, dalle idee più fervide che mai.
Difendere la vita ad ogni costo, porre il nucleo familiare composto da un uomo ed una donna al centro del dibattito, esaltare la rilevanza dell’educazione nell’iter formativo dell’individuo e fornire opportunità di sviluppo alle imprese autoctone, questi i principi di una politica liberale che batte nei cuori e scorre nelle vene di pensatori e militanti Pdl, posti al centro dell’incontro pescarese con Maurizio Lupi. Nutrire idee liberali significa in sostanza aderire ad una visione della politica che considera l’individuo fulcro, riferimento e destinatario di ogni scelta, che mira al rafforzamento del nucleo familiare, riconoscendo la sua disgregazione come primo, vero indicatore di decadenza sociale. Lo stato,insomma è mero strumento al servizio del cittadino per raggiungere il massimo livello di espressione delle proprie libertà,seguendo due stelle polari,la solidarietà e la sussidiarietà.
Incentivare le aziende ad assumere i giovani, trasformando un contratto lavorativo da oasi nel deserto a traguardo possibile grazie ad impegno e merito,rimuovere gli ostacoli allo start up imprenditoriale,e perché no, restituire ai cittadini il maltolto, una tassa iniqua ed ingiusta che ha gravato pesantemente sulle tasche in un momento in cui arrivare al trenta del mese senza preoccupazioni è un’utopia.
Tematiche importanti che uniscono chi in questi valori ci crede ancora nella prospettiva di costruire insieme un progetto. Scegliere il simbolo del Pdl nella segretezza delle urne delle elezioni politiche significherà dare un segnale forte, aderendo con convincimento al rilancio del sistema-paese per fornire all’Italia la chance di realizzare su larga scala quanto già è stato fatto con successo nel ‘microcosmo Abruzzo’.