In Afghanistan la resistenza di donne e ragazze al fascismo islamico

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In Afghanistan la resistenza di donne e ragazze al fascismo islamico

In Afghanistan la resistenza di donne e ragazze al fascismo islamico

20 Ottobre 2022

Le donne in prima fila nella lotta e nella resistenza agli abusi e al liberticidio che si compiono ogni giorno in Afghanistan a opera del regime talebano. 

Lo scorso 30 settembre un attacco kamikaze contro alcuni studenti di etnia Hazara al Kaaj Educational Center di Kabul aveva dato il via alle proteste di donne e ragazze in diverse province dell’Afghanistan. L’attentato, avvenuto mentre diverse studentesse attendevano di sostenere un esame di ammissione all’università, aveva causato 53 vittime, la maggior parte delle quali ragazze e giovani donne. 

Da quando i talebani hanno preso il potere nell’agosto 2021, le donne afghane sono state in prima linea nella resistenza all‘oppressione estremista islamica, tenendo proteste pacifiche per chiedere uguaglianza, diritti, giustizia e pace. Nonostante percosse, arresti, detenzioni e rapimenti da parte dei talebani, le coraggiose manifestanti non si sono fatte intimidire e continuano a fronteggiare, giorno dopo giorno, la resistenza alla tirannia taliban. 

E’ passato solo un anno da quando, a seguito della scellerata ritirata statunitense dall’Afghanistan decisa da Joe Biden, i talebani sono tornati al potere, con conseguenze disastrose in particolare per la condizione femminile. Nonostante l’impegno pubblico assunto dai leader islamici per la tutela dei diritti umani, la repressione non risparmia nessuno e colpisce in particolar modo le donne. A denunciarlo è Amnesty International che, recentemente, ha evidenziato come i primi dodici mesi dei talebani al potere abbiano determinato il massiccio ritorno a esecuzioni sommarie, pesanti discriminazioni etniche e di genere, torture, sparizioni.